|
Partecipazione alla cerimonia tenutasi a Roma per commemorare
|
Il giorno 11 marzo, di primo mattino, si è tenuta in Piazza del Campidoglio – di fronte agli edifici governativi di Roma – la "Cerimonia di commemorazione per le vittime del terremoto e del maremoto del Tohoku del 2011", promossa dal "Comitato Amici di Roma per il Tohoku" con il sostegno di Roma Capitale, dell'Ambasciata del Giappone in Italia, dell'Ambasciata del Giappone presso la Santa Sede e dell'Istituto Giapponese di Cultura in Roma.La cerimonia ha visto la partecipazione di circa 150 persone tra comunità giapponese e cittadini del luogo, con la presenza, tra gli altri, dell'Ambasciatore del Giappone in Italia Kazuyoshi Umemoto e Consorte, dell'Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede Teruaki Nagasaki e Consorte, del Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino e dello stilista Kenzo Takada, giunto da Parigi.Il Sindaco Marino, nel suo intervento, ha espresso cordoglio per le popolazioni colpite dalla tragedia e manifestato solidarietà da parte della città di Roma, pronunciando altresì parole di encomio per la volontà e capacità di ripresa del popolo giapponese. L'Ambasciatore Umemoto ha a sua volta rinnovato espressioni di cordoglio per le popolazioni colpite, auspicando una quanto più pronta ripresa ed esprimendo profonda gratitudine per il sostegno finora ricevuto dall'Italia.In diretta streaming, oltre all'intervento del Sindaco Gonzales dalla concomitante cerimonia di commemorazione di Coria del Rio (città della Spagna del Sud fortemente legata al samurai Hasekura Tsunenaga), sono state mostrate le immagini delle commemorazioni in corso a Hiroshima e ad Ishinomaki, nella Prefettura di Miyagi. A Roma si sono inoltre esibiti i gruppi corali italiani "Diapason" e "Cantores Musicae Mundi" e il coro giapponese "Komadori". A seguire, in corrispondenza dell'orario in cui era avvenuto il terremoto, alle ore 6.46 (14.46 ora locale giapponese), è stato osservato un minuto di silenzio e tutti i partecipanti si sono uniti in un'offerta floreale, deponendo simbolicamente a terra fiori bianchi.Si narra che proprio nella Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, che sorge accanto a Piazza del Campidoglio, luogo della commemorazione, avesse alloggiato, esattamente 400 anni fa, nel 1615, l'ambasceria verso l'Europa dell'era Keicho, inviata dal Signore feudale del Tohoku, Date Masamune. L'alba dell'11 marzo, sul colle su cui rimane scolpita la storia dell'amicizia tra Giappone e Italia, ha visto il rinnovarsi delle espressioni di solidarietà verso il Tohoku da parte di tutti gli intervenuti.
|