Conferenza sui rapporti EPA fra Giappone e UE
Venerdì 5 ottobre, quest’Ambasciata,
con la collaborazione della Fondazione Italia Giappone e dell’ICE ha
organizzato – al centro di Roma – una conferenza sugli EPA fra UE e
Giappone, tenuta dal prof. Fukunari Kimura della Facoltà di Economia
dell’Università Keio. Hanno partecipato circa cento persone, fra
rappresentanti del mondo politico italiano, come il Presidente della
Commissione Affari esteri, emigrazione Sen. Dini (ex Primo Ministro e ex
Ministro degli Affari Esteri), esponenti del mondo finanziario italiano e
giapponese, ricercatori, giornalisti e altri – rivelandosi un’occasione
importante per approfondire la consapevolezza dell’importanza degli EPA
tra Giappone e UE.
Punti essenziali dell’intervento del
prof. Kimura
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I vantaggi degli EPA fra Giappone e UE sono
principalmente tre. Il primo è l’incentivazione del commercio, degli
investimenti e dello spostamento delle persone fra aree estremamente
importanti, come l’Asia e l’Europa; il secondo vantaggio è rappresentato
dall’incoraggiamento delle riforme strutturali a livello sociale ed
economico in Giappone; il terzo è l’opportunità per l’UE di prendere parte
alla progettazione del Rule Making nell’economia dell’Asia orientale,
vista come mercato funzionale in cui l’interdipendenza è sempre
maggiore.
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Secondo le stime di Copenhagen Economics, i
vantaggi dal punto di vista economico per un’Europa che abbia stipulato
gli EPA col Giappone sono valutabili in 33,2 miliardi di euro, e sono
maggiori quelli che accompagnano l’abolizione delle misure non tariffarie,
rispetto all’abrogazione dei dazi doganali.
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In Asia orientale, con il completamento della
FTA di “ASEAN+1”, l’inizio delle trattative per l’RCEP (ASEAN+6) e altri
provvedimenti, l’unione economica sta avanzando spedita, e gli EPA fra
Giappone e UE possono diventare un efficace strumento per partecipare allo
sviluppo dell’Asia orientale attraverso il Giappone.
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L’unificazione economica dell’Asia orientale non
comprende solo l’abolizione dei dazi doganali e simili, ma anche
l’impostazione di regole comuni nell’area d’interesse. Se si realizzano
l’unificazione economica dell’Asia orientale e nuove regole nell’area Asia
– Pacifico in base al TPP, l’UE non può fare a meno di accettare quanto
sopra descritto. In questo caso, attraverso gli EPA fra Giappone e UE,
partecipare in anticipo al nuovo Rule Making avrebbe un costo minimo per
l’UE, mentre i vantaggi ottenibili sarebbero grandi.
Il materiale della conferenza è visionabile
qui
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