I TRASPORTI

Velocità ed efficienza con l'aiuto del progresso tecnologico

 

 Ferrovie  

 Treni dello Shinkansen: il Nozomi Serie 500 (in primo piano) e il Nozomi Serie 300.

Il Nozomi serie 500 raggiunge i 300 Km. orari.

 

Il servizio passeggeri fu inaugurato nel 1872 con una locomotiva a vapore che collegava la stazione Shimbashi (Tokyo), alla vicina città di Yokohama, ponendo così le premesse per la futura rete ferroviaria nazionale. Occorsero ancora 17 anni per collegare tramite ferrovia le principali città lungo la vecchia Tokaido (letteralmente: Strada del Mare Orientale), fino a che nel luglio 1889 si poté percorrere in treno l'intero tratto Tokyo-Osaka. Una sola corsa al giorno impiegava 20 ore a percorrere il tragitto di 515 chilometri (320 miglia). La successiva introduzione dei treni diesel ed elettrici abbreviò il tempo di percorrenza su questa tratta di pesante traffico a 6 ore e mezza, e lo Shinkansen (treno proiettile) infine ha ridotto il viaggio ad un tempo inferiore alle 3 ore.

Finché non fu privatizzata e divisa in sei distinte compagnie regionali nel 1987, la Japan National Railways (JNR) gestiva su scala nazionale la rete ferroviaria per il trasporto di passeggeri e merci. Gli eredi della JNR attualmente comprendono 6 compagnie passeggeri del gruppo JR (Japan Railway), una compagnia merci e varie compagnie affiliate.

Nel 1995 l'intero sistema ferroviario, comprendente il gruppo JR e le altre compagnie, aveva in esercizio una rete di 27.318 chilometri, e curava il trasporto di 22.709.000.000 passeggeri e 76.945.000 tonnellate di merci.

Con il collegamento avvenuto nel 1988 dell'isola di Honshu all'isola settentrionale di Hokkaido per mezzo del tunnel sottomarino più lungo del mondo - il Seikan Tunnel - e con il collegamento nello stesso anno di Honshu all'isola di Shikoku - attraverso il ponte di Seto Ohashi sopra il Mare Interno - le 4 principali isole giapponesi erano finalmente unite dalla ferrovia.

A seguito dello sviluppo del trasporto su strada e aereo, gli importanti servizi ferroviari si sono gradualmente spostati verso il trasporto intercity su lunga distanza, come lo Shinkansen e le linee pendolari.

I treni pendolari trasportano le persone dalle loro case in periferia ai posti di lavoro e viceversa. A causa della crescita dei prezzi dei terreni, un numero sempre maggiore di persone si è trasferito in periferia in cerca di alloggi economicamente accessibili. Più del 70% degli impiegati ora fa il pendolare a bordo di treni che sono solitamente stipati all'eccesso. Il pendolarismo può anche significare un enorme spreco di tempo. Nel 1995, il tempo medio impiegato per andare in ufficio nell'area metropolitana di Tokyo era di 69 minuti e nel 1994 il tasso di congestione durante le ore di punta del traffico pendolare tra Shin-Kawasaki e Shinagawa sulla linea JR Yokosuka era del 230% della sua normale capacità.

Metropolitane sono attualmente in funzione in nove città giapponesi. La prima ad essere costruita, un tratto della linea Ginza di Tokyo, divenne operativa nel 1927. A Tokyo vi sono 13 linee che attualmente trasportano più di 8 milioni di passeggeri al giorno. Molte di esse sono inoltre collegate ai treni pendolari ed estendono il loro servizio alla periferia.

Sebbene la tecnologia dei trasporti stia entrando nell'era spaziale, il Giappone continua ad apprezzare i molti vantaggi del trasporto ferroviario, che comprendono la sua convenienza, il risparmio energetico, il basso inquinamento e la sicurezza. Nel 1995 fu inaugurato lo "Yurikamome", un nuovo sistema di trasporto privo di personale, tra le stazioni Shimbashi e Ariake di Tokyo. L'operatività commerciale di un treno a motore lineare è prevista nel prossimo futuro. Test sono in corso. Ora è in servizio una carrozza a motore tipo lineare nelle metropolitane di Tokyo e Osaka. Nel 1997, per la prima volta in Giappone, la città di Kumamoto ha introdotto il Trasporto Ferroviario Leggero (LRT).

 

 

Lo Shinkansen

Il treno più conosciuto del Giappone è lo Shinkansen, di cui numerose linee sono già operative. La prima, la Tokaido Shinkansen, entrò in servizio il 1° ottobre 1964. Collega le 2 più grandi aree metropolitane, Tokyo e Osaka. Negli ultimi 3 decenni, ha raggiunto un primato esemplare per il comfort dei passeggeri, la puntualità e la sicurezza, pur avendo trasportato nei giorni festivi punte di oltre 1 milione di passeggeri al giorno.

Il successo della Tokaido Shinkansen ha determinato la costruzione di nuove linee: la Sanyo Shinkansen, che collega l'area del Kansai ad Hakata nel Kyushu e la Joetsu Shinkansen, che unisce Tokyo con Niigata sul Mare del Giappone. Più di recente, le linee Tohoku e Nagano dello Shinkansen hanno iniziato il servizio con le città di Morioka e Nagano, con fermate lungo il percorso. Facendo tesoro dell'esperienza e della tecnologia di quelle che l'hanno preceduta, ogni nuova linea vanta miglioramenti sia per quanto riguarda la velocità che il comfort dei passeggeri.

La tecnologia ferroviaria esistente continua ad essere migliorata. Si stanno inoltre facendo passi avanti nello sviluppo dello Shinkansen lineare che leviterà sulla sua rotaia utilizzando l'energia magnetica e sarà in grado di raggiungere una velocità oraria massima di circa 550 chilometri (341,8 miglia). Se sarà completato nei primi anni del ventunesimo secolo, questo treno "Mag-lev" potrebbe percorrere l'attuale tratta di tre ore tra Tokyo e Osaka approssimativamente in 60 minuti, circa lo stesso tempo richiesto da un jet.

Nel frattempo, ulteriori progetti aerodinamici ed una maggiore riduzione del peso stanno contribuendo ad apportare miglioramenti nella tecnologia convenzionale ferroviaria. Un nuovo treno proiettile, il Nozomi Serie 500, ha fatto il suo debutto nel novembre 1997. Collegando Tokyo con Hakata, nella prefettura di Fukuoka, il Nozomi - riconoscibile per la sua nuova caratteristica aerodinamica carrozza di testa - percorrerà a 300 chilometri all'ora la tratta tra Shin-Osaka e Hakata.

 

 Motoveicoli e trasporti su strada

 

 L'autostrada Tohoku vicino a Kanuma (Prefettura di Tochigi)

 

Il bel tempo o un lungo periodo festivo creano spesso grandi ingombri di traffico

 

Dei complessivi 1.142.000 chilometri di strade giapponesi, il 73% è asfaltato. Fu nel 1899 che il Giappone importò la sua prima automobile. La produzione giapponese di motoveicoli iniziò nel 1902. Sebbene, dopo la loro introduzione, i veicoli commerciali ed i mezzi di trasporto pubblico affollassero le vie delle città del paese, fu solo negli anni '60 che le auto private incominciarono a crescere rapidamente. Tre fattori resero questo possibile: la rapida crescita del reddito causata dallo sviluppo economico, l'emergere di una industria automobilistica nazionale adattata alle specifiche esigenze del mercato interno (veicoli di piccole dimensioni e bassi consumi) e lo sviluppo delle strade. Tra il 1960 ed il 1996, il numero di autoveicoli immatricolati salì da 1,5 milioni ad oltre 72 milioni, un incremento senza precedenti. Due auto per famiglia sono ormai la norma ed è continuato a crescere il numero di autocarri usati per trasporti commerciali e servizi di consegna.

La costruzione delle autostrade (strade soggette a pedaggio) iniziò negli anni '60. La prima ad essere completata, nel 1965, fu la Meishin che collega Nagoya a Kobe. Essa fu subito collegata a Tokyo tramite l'Autostrada Tomei. Nei decenni seguenti si sono aggiunte la Kan'etsu, la Tohoku, la Joban ed altre autostrade interurbane. Tokyo ed altre importanti aree urbane hanno una rete autostradale ampia ed in continua espansione che unisce il centro alle periferie, gestita dalla Japan Highway Public Corporation. Nel 1997 la rete autostradale giapponese si estendeva per 6.164 chilometri (3.831 miglia).

La costruzione delle autostrade in Giappone ha dovuto superare molti ostacoli: la natura del terreno, l'alta concentrazione di fabbriche e case, gli alti prezzi dei terreni lungo le strade statali e i lavori aggiuntivi di rinforzo per resistere ai terremoti. I costi di costruzione sono i più elevati del mondo, e per questo motivo i pedaggi autostradali sono proporzionalmente alti. Nondimeno, l'uso delle autostrade è in continua espansione. Durante l'anno finanziario 1994 (marzo 1994 - aprile 1995), il traffico medio tra Tokyo e Komaki (vicino Nagoya), nella prefettura di Aichi, fu di 398.097 autoveicoli. In quello stesso anno le auto passeggeri costituivano circa il 75% di tutto il traffico veicolare.

I frequenti ingorghi sulle principali strade metropolitane sono un altro problema. Un nuovo ponte stradale unito ad un tunnel, chiamato "Aqualine", è stato aperto di recente, permettendo al traffico veicolare di attraversare la Baia di Tokyo. Esso abbrevierà il tempo di percorrenza tra le prefetture di Chiba e Kanagawa e ridurrà il volume del traffico che attraversa il centro di Tokyo.

La sicurezza del traffico è stata un problema nazionale sin dagli anni '60. Il numero dei morti per incidenti stradali, sebbene in graduale declino dagli anni '70, si è stabilizzato su circa 10.000 vittime per anno nell'ultimo decennio.

Per mettere fine a questa cosiddetta Guerra del Traffico sono state richieste alcune drastiche misure.

Un altro serio problema è la crescente concentrazione nell'aria di gas che contribuiscono al riscaldamento del globo e sono causati dalle emissioni dei veicoli a motore. Si fa assegnamento su veicoli elettrici o ibridi come fattore di riduzione dell'inquinamento. I costruttori di auto stanno sviluppando queste automobili ibride o economiche. I trasporti urbani di Tokyo hanno inoltre adottato veicoli ibridi e modelli di autobus alimentati a gas naturale.

 

 

Trasporti aerei

Al governo giapponese, dopo la seconda guerra mondiale e fino al 1951, lo SCAP (Comando Supremo delle Forze Alleate) negò il potere di autorizzare linee aeree passeggeri. Le linee aeree internazionali ed interne non presero il via fino al 1953.

Tra il 1980 e il 1995, il numero dei passeggeri delle linee nazionali è quasi raddoppiato, da 40,1 a 78,1 milioni. La linea interna più trafficata è quella tra Tokyo e Sapporo, con 7,6 milioni di passeggeri. Segue la rotta Tokyo-Fukuoka, con 6,2 milioni di passeggeri. Nello stesso periodo, tra il 1980 e il 1995, il trasporto aereo passeggeri internazionale è cresciuto di quasi tre volte, da 4,9 a 14,5 milioni e il numero totale di passeggeri in transito in Giappone ha raggiunto i 43,5 milioni. All'inizio del 1997, il Giappone aveva 6 compagnie internazionali di linea, 6 nazionali di linea oltre a 63 compagnie aeree non di linea.

Gli aeroporti sono stati ampliati per andare incontro alla sempre crescente domanda. Gli aeroporti commerciali sono classificati dal governo in 3 categorie basate sulla dimensione e l'impiego. Dei 90 aeroporti commerciali e semi-commerciali esistenti in Giappone, 53 hanno attrezzature per il servizio passeggeri. I 4 aeroporti più grandi in termini di movimento viaggiatori servono le 2 più grandi aree del paese (le regioni Kanto e Kinki) e sono: l'Aeroporto Internazionale di Tokyo, il Nuovo Aeroporto Internazionale di Tokyo, l'Aeroporto Internazionale di Osaka e l'Aeroporto Internazionale di Kansai.

L'Aeroporto Internazionale di Tokyo è comunemente chiamato Aeroporto di Haneda. Haneda, inaugurato nel 1931, è stato il primo aeroporto commerciale giapponese e, fino all'apertura del Nuovo Aeroporto Internazionale di Tokyo nel 1978, è stato impiegato sia per i voli interni che per quelli internazionali. Per ampliare la sua capacità e ridurre le proteste dei vicini abitanti causate dal rumore, l'Aeroporto di Haneda ha intrapreso un progetto di ampliamento in tre stadi che prevede il prosciugamento e costruzione di terraferma nella Baia di Tokyo. I primi due stadi sono stati completati. Il completamento del terzo stadio è previsto per l'esercizio 1999. La superficie totale sarà circa 3 volte più estesa della precedente.

Il Nuovo Aeroporto Internazionale di Tokyo, conosciuto anche come Aeroporto di Narita, è situato a circa 66 chilometri (41 miglia) ad est di Tokyo. A gennaio 1997, usufruivano dell'aeroporto 50 linee aeree di 38 paesi, con circa 341 atterraggi e partenze giornalieri. Poiché è il più grande aeroporto giapponese, annualmente ospita un volume di traffico di circa 25,4 milioni di passeggeri e 1,6 milioni di tonnellate di merci. Il numero di passeggeri è il sesto del mondo e il volume di merci trasportate è il più alto tra tutti gli aeroporti del mondo.

L'Aeroporto Internazionale di Osaka è anche chiamato Aeroporto di Itami. Fino all'apertura dell'Aeroporto Internazionale del Kansai, nel settembre 1994, ospitava la maggior parte dei voli nazionali e tutti quelli internazionali diretti alla regione del Kansai. Ora è utilizzato principalmente per i voli interni.

L'Aeroporto Internazionale del Kansai si trova su un'isola artificiale nella Baia di Osaka. Oltre a fornire il servizio e l'accesso ad un numero maggiore di vettori internazionali, questo è il primo aeroporto del Giappone aperto 24 ore su 24. Il numero di voli nel 1995 ammontava a 53.900.

 

 

Trasporti marittimi

Le esportazioni e le importazioni del Giappone, circondato dall'acqua, sono sempre dipese dal trasporto marittimo. Dal 1980 al 1990 il tonnellaggio totale trattato dai porti giapponesi è cresciuto ad un tasso annuale del 15%.

Le crisi petrolifere degli anni '70, la crescita dei salari ed il valore costantemente alto dello yen dal 1985, hanno reso le compagnie marittime giapponesi meno competitive nel mercato internazionale, mentre sono cresciute di numero le navi di proprietà giapponese operanti sotto bandiere di convenienza. Nel 1990 la stazza lorda totale delle navi battenti bandiera giapponese era crollata di circa il 42% rispetto al suo valore massimo di 35 milioni di tonnellate del 1982.

 


Copyright ©1999-2005 by Embassy of Japan in Italy. All rights reserved.
           Copyright ©1999-2005 Ambasciata del Giappone in Italia - Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza permesso scritto