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Per quanto concerne il progetto di costruzione da parte del Giappone
di un palasport/rifugio in favore delle popolazioni colpite dal
terremoto di L’Aquila, quest’oggi, mercoledì 20 aprile, presso il
Comune di L’Aquila, il project manager del Japan International
Cooperation System (JICS), Sig. Takagi, ha presentato richiesta al
Sindaco di L’Aquila Massimo Cialente di procedere alle verifiche per
poter avviare la costruzione. Erano presenti, per il Giappone, il
Ministro Takashi Hoshiyama, Vice Capo missione dell’Ambasciata del
Giappone in Italia, e, per il Comune di L’Aquila, il Vice Sindaco
Giampaolo Arduini.
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Tale progetto, a seguito del terremoto che ha colpito L’Aquila
nell’aprile del 2009, è stato presentato, nel luglio dello stesso
anno, dall’allora Primo Ministro del Giappone Taro Aso al Presidente
del Consiglio della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi nella
forma di un finanziamento per la costruzione di un palasport/rifugio
che si avvalesse di tecnologie antisismiche giapponesi. Nel febbraio
del 2010 l’Ambasciatore del Giappone in Italia Hiroyasu Ando ed il
Sindaco del Comune di L’Aquila Massimo Cialente hanno siglato a tal
fine un accordo per la donazione da parte del Giappone di fondi pari
a circa 5.760.000 euro.
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Il
palasport, oltre a costituire un impianto sportivo in grado di
ospitare circa 1.300 persone, sarà progettato in modo da poter
assolvere, nel caso in cui si dovesse verificare una calamità, la
funzione di rifugio. Qualora tutto procedesse secondo i programmi,
si prevede che la struttura venga completata nel gennaio del 2013.
Essa si avvarrà dell’utilizzo di eccellenti isolatori sismici
giapponesi, che, come quelli italiani, sono conosciuti in tutto il
mondo.
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Per quanto concerne la costruzione dell’Auditorium, altro progetto
del governo giapponese in favore delle popolazioni colpite dal sisma
di L’Aquila, si prevede che venga ultimata a breve all’interno del
Conservatorio di L’Aquila ed è in programma un concerto di
inaugurazione per il 7 maggio p.v.
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Il
Ministro Hoshiyama ha sottolineato come “in una fase in cui il
Giappone compie i primi passi verso la ricostruzione dopo il Grande
Terremoto del Giappone Orientale del marzo scorso, si auspica che
questi progetti possano divenire il simbolo di un Giappone e di
un’Italia che, accomunati dalle difficoltà causate dalla calamità
naturale del sisma, si sostengano a vicenda con l’obiettivo della
ricostruzione”. |