Domande e risposte per dissipare ogni dubbio sulla questione Takeshima
- Q1Secondo il dirittointernazionale, la prossimità geografica di un’isola al territorio di una nazione ne implica la sovranità?
- Q2Takeshima era riportata nei documenti e nelle mappe antiche coreane?
- Q3Chi era Ahn Yong-bok?
- Q4Esistono prove che la Corea possedesse Takeshima prima che il Giappone la incorporasse nel proprio territorio nel 1905?
- Q5Takeshima faceva parte dei “territori che il Giappone ha sottratto con violenza e avidità” citati nella Dichiarazione del Cairo?
- Q6Takeshima è stata esclusa dai territori giapponesi dallo SCAP (Comando Supremo delle Forze Alleate) al termine del secondo conflitto mondiale?
Q1Secondo il dirittointernazionale, la prossimità geografica di un’isola al territorio di una nazione ne implica la sovranità?
La Repubblica di Corea sostiene che la prossimità geografica di Takeshima all’isola di Utsuryo prova l’appartenenza geografica della prima alla seconda. Tuttavia, secondo il diritto internazionale la mera vicinanza geografica non ha alcun significato in termini di sovranità territoriale, interpretazione confermata da alcune dispute giudicate in precedenza da tribunali internazionali.
Ad esempio, uno di questi casi è la disputa sulla sovranità nata nel 1920 tra Stati Uniti e Olanda sulle Isole delle Palme.Il tribunale arbitrale affermò che “...nel diritto internazionale il titolo di contiguità geografica in senso di sovranità territoriale non poggia su alcun fondamento.” Un altro caso, più recente, riguarda il giudizio emesso nel 2007 in seguito alla disputa marittimo-territoriale tra Nicaragua e Honduras, nel Mar dei Caraibi, in merito alla quale la Corte Internazionale di Giustizia non ha riconosciuto la prossimità geografica che secondo il Nicaragua avrebbe dovuto contribuire a determinare la propria sovranità marittima nell’area. Inoltre, nel caso inerente la disputa sulle isole di Ligitan e Sipadan tra Indonesia e Malesia del 2002, la Corte Internazionale ha respinto la posizione indonesiana secondo cui le due isole, situate a quaranta miglia nautiche da un’isola di sovranità indubbiamente propria, dovevano appartenerle.
Q2Takeshima era riportata nei documenti e nelle mappe antiche coreane?
No. La Repubblica di Corea afferma che l’isola di Usan riportata nei propri documenti e mappe antiche è l’attuale Takeshima, affermazione che è tuttavia priva di ogni fondamento.
Documenti antichi che secondo la Repubblica di Corea costituiscono “prove di sovranità”
Basandosi su alcuni propri documenti antichi, la Repubblica di Corea afferma di conoscere le isole di Utsuryo e di Usan sin dall’antichità e che la seconda non è altro che l’attuale Takeshima. Quest’ultima asserzioneperò, non è corroborata da alcuna prova concreta.
Ad esempio, essa afferma che nella Sejong Sillok Jiriji (Appendice geografica ai Registri reali del Re Sejong, 1454) e nella Sinjeung Dongguk Yeoji Seungnam (Edizione rivista e ragionata sulla Geografia della Corea, 1531) le isole di Usan e Utsuryo sono riportate nel mare a est della provincia di Uljin, e che tale isola di Usan è Takeshima. Secondo la Sejong Sillok, Jiriji, tuttavia, “...nel periodo di Shilla era chiamata provincia di Usan, ma anche isola di Utsuryo e aveva una superficie di cento riquadrati (新羅時称于山国 一云欝陵島 地方百里), mentre nella Sinjeung Dongguk Yeoji Seungnam si cita che: “…secondo un’opinione, Usan e Utsuryo erano considerate la medesima isola che ricopre un’area di circa cento riquadrati (一説于山欝陵本一島 地方百里)”. I due documenti non contengono nulla di specifico sull’isola di Usan, bensì solo qualche indicazione limitatamente all’isola di Utsuryo. Esistono però documenti coreani che provano chiaramente che l’isola di Usan non sia l’attuale Takeshima. Ad esempio, il volume 33 degli Annali del Re Taejong che registra gli avvenimenti accaduti nel mese di febbraio del diciassettesimo anno del proprio regno (1417) narra che “...l’Ispettore reale Kim In-u è ritornato dall’isola di Usan portando con sé in tributo alcuni prodotti locali, tra questi grossi bambù [...], e tre isolani locali. Sull’isola vivono circa quindici famiglie per un totale di 86 persone tra uomini e donne (按撫使金麟雨還自于山島 獻土産大竹水牛皮生苧綿子撿撲木等物 且率居人三名以来 其島戸凡十五口男女并八十六)”. Ma a Takeshima non crescono bambù, né vi potrebbero vivere 86 persone.
La Repubblica di Corea afferma inoltre che secondo le Dongguk Munheon Bigo (Note sui documenti relativi ai Regni Orientali, 1770) e altri documenti ancora “Utsuryo e Usan appartengono entrambe alla provincia di Usan e in Giappone l’isola di Usan viene chiamata Matsushima”. Tuttavia tali documenti del diciottesimo secolo, o successivi, citano dichiarazioni inattendibili di un certo Ahn Yong-bok che nel 1696 sbarcò illegalmente in Giappone (vedere il quesito Q3). Inoltre, anche se i compilatori di questi documenti del diciottesimo e diciannovesimo secolo vi avessero effettivamente scritto che “in Giappone Usan viene chiamata Matsushima”, ciò non significa affatto che la “Usan” menzionata nella Sejong Sillok Jiriji (Appendice geografica ai Registri reali del Re Sejong) del quindicesimo secolo o nella Sinjeung Dongguk Yeoji Seungnam (Edizione rivista e ragionata sulla Geografia della Corea) del sedicesimo secolo sia effettivamente Takeshima.
Mappe antiche che secondo la Repubblica di Corea costituiscono “prove di sovranità”
Secondo la Repubblica di Corea anche le mappe coreane tracciate dal sedicesimo secolo in poi identificano Takeshima come l’isola di Usan. Ma l’isola di Usan riportata in tali mappe coreane non è affatto Takeshima.
*Nota: In termini di diritto internazionale le mappe che non sono associate a trattati tra paesi non sono riconosciute come base per rivendicazioni di carattere territoriale e,e anche nel caso di mappe associate a tali trattati, esse hanno solo un valore supplementare poiché l’intento dei firmatari è interamente espresso nel testo principale.
La Mappa delle otto province della Corea allegata alla Sinjeung Dongguk Yeoji Seungnam (Edizione rivista e ragionata sulla Geografia della Corea), ad esempio, riporta le due isole di Utsuryo e “Usan”. Anche supponendo che “ l’isola di Usan”fosse effettivamente Takeshima, come sostiene la Repubblica di Corea, dovrebbe essere riportata molto più a est ed essere molto più piccola dell’isola di Utsuryo. Tuttavia “l’isola di Usan”riportata su questa mappa è situata tra la penisola coreana e l’isola di Utsuryo ed è di dimensioni ad essa pressoché identiche (mappa ingrandita). Di conseguenza “l’isola di Usan”segnata sulla Mappa delle otto province della Corea può essere solo Utsuryo, mostrata come gruppo di due isole, oppure non esistere affatto. Non può certamente essere Takeshima, che si trova invece molto più a est dell’isola di Utsuryo.

▲Edizione rivista e ragionata sulla Geografia della Corea Mappa delle otto province della Corea (copia)
Alcune mappe coreane risalenti al diciottesimo secolo riportano l’isola di Usan a est dell’isola di Utsuryo. Tale isola di Usan non è l’attuale Takeshima.
Ad esempio, nella mappa dell’isola di Utsuryo connessa al viaggio d’ispezione ivi effettuato da Bak Seok-chang nel 1711, “l’isola di Usan”appare a est di Utsuryo stessa, ma vi è anche una nota secondo la quale “...la (cosiddetta) Isola di Usan ove crescono i bambù haejang”. Altresì chiamati “bambù Simon”, fanno parte di un tipo di vegetazione che non può crescere sul gruppo di isole rocciose che forma Takeshima. Quest’isola di Usan non può perciò essere Takeshima. A tale riguardo è invece opportuno notare che questo tipo di bambù cresce sull’isola di Jukdo*, situata a circa due chilometri a est dell’isola di Utsuryo. Questo lascia intendere che “l’isola di Usan”riportata sulla mappa dell’isola di Utsuryo sia, appunto, Jukdo.
*Nota: Jukdo è un isolotto situato circa due chilometri a est dell’isola di Utsuryo.

▲Carta topografica dell’isola di Utsuryo tracciata dal Dipartimento Idrografico della Marina Militare
Nel 1834 il celebre cartografo coreano Kim Jeong-ho tracciò una mappa chiamata Cheonggudo, che nella zona dell’isola di Utsuryo mostra, più a est, una lunga e stretta isola chiamata “Usan”.
Sui quattro lati di questa mappa sono indicate chiaramente le marcature di distanza (ciascuna corrispondente a 10 ri coreani, cioè circa 4 chilometri). Inoltre, per via della caratteristica forma e per il fatto che l’isola è riportata a due tre chilometri di distanza dall’isola di Utsuryo, è evidente che si tratta proprio di Jukdo la quale, infatti, si trova circa due chilometri a est dell’isola di Utsuryu. (Non può perciò essere Takeshima, che è lontana ben 90 chilometri).
In altre parole, la “Usan” che appare sulle mappe coreane tracciate dal diciottesimo secolo è plausibilmente Jukdo.

▲Mappa dell’isola di Utsuryo secondo la Cheonggudo (1834) (Copyright Biblioteca dell’Università di Tenri -.)
In epoca moderna sono state tracciate nuove mappe che mostrano Jukdo come “Usan”, posizionata a circa 2 chilometri a est dell’isola di Utsuryo. La Daehanjeondo, ad esempio, stampata nel 1899 dall’Ufficio Editoriale Accademico dell’Impero Coreano, è uno di questi esemplari moderni che riportano altresì le linee di latitudine e longitudine. Anch’essa riporta “Usan” subito a destra dell’isola di Utsuryo, altra circostanza dalla quale si evince che tale “Usan” sia in effetti Jukdo, non l’attuale Takeshima.

▲Daehanjeondo (per gentile concessione degli Archivi Toyo Bunko)
Q3Chi era Ahn Yong-bok?
Ahn Yong-bok era un coreano che nel 1693, uscito a pescare per l’isola di Utsuryo (a quell’epoca dai giapponesi conosciuta come “Takeshima”), fu condotto in Giappone dalla famiglia Ohya. Vi ritornò poi nel 1696 di propria iniziativa per avanzare una protesta contro il governo del feudo di Tottori. Al suo rientro in Corea fu arrestato e interrogato dalle autorità locali per avere lasciato il paese senza autorizzazione. Durante l’interrogatorio Ahn affermò di essersi imbattuto in alcuni giapponesi sull’isola di Utsuryo e di averli accusati di sconfinamento in territorio coreano, e al sentire che dei giapponesi vivevano sull’isola di Matsushima pensò che si trattasse dell’isola di Jasan, anch’essa territorio coreano. Fu così che nei successivi documenti coreani s’iniziò a menzionare la connessione tra l’isola di Usan e l’odierna Takeshima .
La Repubblica di Corea ancora oggi considera ledichiarazioni di Ahn Yong-bok come una delle prove della propria sovranità su Takeshima.
Tali dichiarazioni furono trascritte negli Annali del Re Sukjong in corrispondenza del nono mese delle ventiduesimo anno del regno (1696). Nello stesso documento, tuttavia, (alla parte relativa al mese di febbraio dell’anno successivo) il governo coreano risulta aver ripudiato le azioni di Ahn, in tal modo la Corea riconobbe che le sue azioni non la rappresentavano (vedere il Supplemento 1). La sua credibilità viene ulteriormente meno a causa di altre sue dichiarazioni costellate di notizie non veritiere (vedere il Supplemento 2).
◎Supplemento 1: Ahn Yong-bok non rappresenta la Corea.
Ciò è in particolare evidenziato dai seguenti punti:
Negli Annali del Re Sukjong si parla così del viaggio di Ahn Yong-bok in Giappone:
A un certo punto Yi Sejae, funzionario del governo Dongnae, riferiva al proprio Re che secondo l’inviato di Tsushima* «...un individuo del vostro paese ha tentato di avanzare un reclamo a nostro carico: si tratta forse di un’iniziativa della vostra corte?» (去秋貴国人有呈単事出於朝令耶). Al che Yi rispondeva «se volessimo dire o spiegare qualcosa al governo di Edo lo faremmo direttamente inviando un interprete ufficiale e non un pescatore, quasi come se noi avessimo paura.» (若有可弁送一訳於江戸 顧何所憚而乃送狂蠢浦民耶) Secondo il Consiglio di Difesa dei confini di Joseon, inoltre, «il governo coreano non ha nulla a che vedere con quello che individui disinformati e trascinati in mare dal vento potrebbero avere l’iniziativa di dire.» (至於漂風愚民 設有所作為 亦非朝家所知). Dopo aver discusso con il Re la risposta per l’emissario di Tsushima, egli la autorizzò (請以此言及館倭允之). (Dal Ventitreesimo anno del Regno di Sukjong)
Il disconoscimento da parte del governo coreano fu quindi formalizzato in una lettera inviata da Yi Seon-bak, deputato del viceministro per il protocollo, al signore feudale di Tsushima:
«Come può accadere a chi vive del proprio lavoro in mare, anche l’individuo che lo scorso anno è stato spinto sulle vostre coste può essere stato colto da un fortunale e immediatamente trasportato dalle onde sino a voi (昨年漂氓事濱海之人率以舟楫為業颿風焱忽易及飄盪以至冒越重溟轉入貴国). Avanzando questa accusa e contraffacendo una lettera egli ha commesso un crimine (若其呈書誠有妄作之罪) che sulla base delle nostre leggi abbiamo stabilito di punire con l’esilio.» (故已施幽殛之典以為懲戢之地)
*Nota: nel periodo di Edo il feudo di Tsushima costituiva l’unico canale diplomatico e commerciale autorizzato tra il Giappone e la Corea.
L’imbarcazione di Ahn Yong-bok issava una bandiera recante la scritta “Supervisore fiscale delle due isole di Utsuryo, Joseon. Vassallo di stato Ahn a bordo”, mentre Ahn stesso si autoproclamava “Ispettore fiscale delle isole di Utsuryo e di Usan”. Era ovviamente un titolo falso, una frode d’identità che egli stesso poi ammise. Il titolo di “Ispettore fiscale” o di “Revisore generale” che Ahn Yong-bok si avocò era quello dell’esattore fiscale delle isole di Utsuryo e di Usan, e di quest’ultima Ahn evidentemente pensava fosse una grande isola abitata.
◎Supplemento 2: la credibilità delle asserzioni di Ahn Yong-bok
Emergono molte discrepanze nelle dichiarazioni di Ahn Yong-bok, che per questo lo rendono alquanto inaffidabile:
Ahn Yong-bok mise piede due volte in Giappone: la prima nel 1693, quando vi fu condotto perché sorpreso a pescare illecitamente nelle acque dell’isola di Utsuryo (in Giappone a quel tempo chiamata “Takeshima”), e la seconda nel 1696 quando vi sbarcò di nascosto per protestare contro il feudo di Tottori, dal quale fu poi espulso. Le sue dichiarazioni, trascritte negli Annali del Re Sukjong, sono una sintesi di quanto da egli riferito per iscritto al Consiglio di Difesa dei Confini di Joseon durante l’interrogatorio al suo rientro in patria. Secondo tale sintesi, la prima volta che Ahn Yong-bok giunse in Giappone ottenne una lettera dallo shogunato nella quale si affermava che le isole di Utsuryo e di Usan erano territorio coreano ma che tuttavia gli fu confiscata dal clan di Tsushima. Tuttavia le negoziazioni tra Giappone e Corea sui diritti di pesca nelle acque di Utsuryo iniziarono proprio quando Ahn fu condotto in Giappone e poi rimpatriato attraverso lo stesso feudo di Tsushima. Mai, certamente, lo shogunato Tokugawa gli avrebbe consegnato una lettera recante tale dichiarazione di sovranità coreana quando egli si recò in Giappone nel 1693, cioè ancor prima dell’avvio di tali negoziazioni.
Durante il suo secondo viaggio in Giappone nel maggio del 1696, inoltre, affermò di avere visto molti giapponesi sull’isola di Utsuryo. Lo shogunato aveva però già deciso di vietare l’ingresso all’isola inviando la direttiva al feudo di Tottori, nel gennaio dello stesso anno,revocando le licenze alle famiglie Ohya e Murakawa. La Repubblica di Corea afferma invece che lo shogunato aveva deciso tale proibizione in seguito alla visita di Ahn in Giappone nel 1696, il quale però vi giunse solo, dopo quattro mesi dall’editto di proibizione.
Secondo le trascrizioni dell’interrogatorio cui fu sottoposto al rientro in patria, Ahn Yong-bok si rivolse così ai giapponesi «Matsuhima è l’isola di Jasan (Usan), perciò territorio coreano. Come vi azzardate a vivere qui?» (松島即子山島、此亦我国地、汝敢住此耶). Ma in quell’anno nessun giapponese si era recato all’isola di Utsuryo, fatto che dimostra la non veridicità della sua dichiarazione. Sembra piuttosto che egli fosse convinto che qualcuno vivesse sull’isola di Usan. Quando nel 1693 si recò a pescare nelle acque di Utsuryo, i suoi compagni gli dissero che l’isola a nord-est di questa era Usan (Takeshimakiji) e quando fu condotto in Giappone affermò di avere visto “una grande isola, molto più grande di Utsuryo” (Byeonrye Jibyo). Disse inoltre che «Matsushima è l’isola di Jasan (Usan).» Si pensa che apprese il nome di “Matsushima” (l’odierna Takeshima) durante il suo soggiorno in Giappone, scambiandola con l’isola di Usan che tradizionalmente compariva nelle mappe coreane. Affermare tuttavia “Matsushima è l’isola di Jasan” in termini di nomi non si riferisce all’attuale Takeshima.
Q4Esistono prove che la Corea possedesse Takeshima prima che il Giappone la incorporasse nel proprio territorio nel 1905?
No, la Repubblica di Corea non ha mai fornito prove concrete di avere posseduto Takeshima.
Secondo la Repubblica di Corea, ad esempio, Usan o l’isola di Usan indicata in documenti risalenti al periodo di Joseon quali la Sejong Sillok Jiriji (Appendice geografica ai Registri reali del re Sejong, 1454) e la Sinjeung Dongguk Yeoji Seungnam (Edizione rivista e ragionata sulla Geografia della Corea, 1531) è Takeshima e di conseguenza ha sempre fatto parte del proprio territorio.
Tuttavia nei documenti e nelle mappe coreane antiche “Usan” non è che un altro nome dell’isola di Utsuryo, oppure un’altra isola più piccola da questa separata e non lontana (Jukdo) e non Takeshima.
La Repubblica di Corea insiste inoltre sul contenuto dell’ordinanza imperiale n. 41 (dell’anno 1900)*, attraverso la quale aveva stabilito una contea sull’isola di Utsuryo e che l’area sotto la giurisdizione della contea dell’isola di Utsu fosse “l’intera isola di Utsuryo e le isole di Jukdo e Sokdo (石島, o Ishijima)”. Insiste inoltre nell’affermare che tale Sokdo è Dokdo (il nome coreano di Takeshima).
Non ha tuttavia ancora mostrato alcuna prova inconfutabile che questa Sokdo sia effettivamente Takeshima, e anche se per ipotesi la suddetta ordinanza avesse effettivamente fatto esplicito riferimento a Takeshima, nel medesimo periodo l’impero coreano non vi esercitò mai un effettivo controllo. Ne consegue che su di essa non ha mai stabilito alcun diritto di sovranità.
Nota: nel 1882 il governo coreano abolì la propria politica detta “Isola disabitata” sull’isola di Utsuryo mantenuta per 470 anni e cominciò una politica di sviluppo.. Successivamente, nel giugno 1900, dato il gran numero di residenti giapponesi sull’isola di Utsuryo stessa, Corea e Giappone diedero luogo a un’indagine congiunta, sulla base del cui risultato (Uldo-gi di U Yong-jeong) e in considerazione della necessità di scambi con viaggiatori e commercianti stranieri l’impero coreano (nell’ottobre 1897 la Corea cambiò il proprio nome da Joseon a Daehan Jeguk, "Il Grande Impero Han") attuò l’ordinanza imperiale n. 41 secondo la quale l’isola di Utsuryo prendeva il nuovo nome di “Isola di Utsu” e vi s’istituiva inoltre il Magistrato amministratore della contea dell’isola. L’articolo 2 dell’ordinanza stabiliva la giurisdizione sulla Contea dell’isola di Utsu come “l’intera isola di Utsuryo e le isole di Jukdo e Ishi-jima”. Non è tuttavia affatto certo ove si trovasse effettivamente questa “Ishi-jima” improvvisamente apparsa nel quadro.
Secondo la relazione dell’indagine svolta prima della suddetta ordinanza, la lunghezza dell’isola di Utsuryo era stimata in 70 ri (circa 28 km), la larghezza in 40 ri (circa 16 km) e la circonferenza in 145 ri ((…全島長可為七十里 廣可為四十里 周廻亦可為一百四十五里). Inoltre nella “Richiesta di una decisione governativa sul cambio di nome da isola di Utsuryo a isola di Utsu e da Amministratore dell’isola a Magistrato della Contea” (1900) avanzata da Yi Kon-ha, Ministro degli Interni, è dichiarato che “...l’isola in questione misura 80 ri(circa 32 chilometri) lungo l’asse longitudinale e 50 ri(circa 20 chilometri) lungo quello trasversale” .Da tali fatti è evidente che Takeshima, lontana circa 90 chilometri, è esterna a tale area d’indagine e che Ishi-jima non è Takeshima. L’esistenza di isole relativamente grandi a pochi chilometri dall’isola di Utsuryo, chiamate Jukdo e Gwannumdo, fa pensare che tale “Ishi-jima” fosse proprio una di queste.
1 ri giapponese = circa 10 ri coreani = circa 4 chilometri
Q5Takeshima faceva parte dei “territori che il Giappone ha sottratto con violenza e avidità” citati nella Dichiarazione del Cairo?
No. Non è così.
Secondo la Repubblica di Corea, Takeshima fa parte dei “territori che il Giappone ha sottratto con violenza e avidità” elencati nella (1943) nell’omonima conferenza tenutasidurante il secondo conflitto mondiale tra Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Tuttavia, Takeshima non ha mai fatto parte del territorio coreano, mentre il Giappone ne ha stabilito la sovranità non più tardi della metà del diciassettesimo secolo, riaffermandola poi nel 1905 con decreto governativo d’incorporazione nella provincia di Shimane e da allora esercitandola in modo continuo e pacifico. Ciò rende evidenteche Takeshima non è un territorio sottratto alla Corea.
La determinazione definitiva del territorio al termine di un conflitto avviene mediante un trattato di pace o altre forme di accordi internazionali. Nel caso della Seconda Guerra Mondialeè stato il Trattato di Pace di San Francisco a determinare legalmente i territori giapponesie la Conferenza del Cairo non ha alcun effetto legale definitivo sulla determinazione del territorio giapponese. Nel Trattato di Pace di San Francisco è confermata l’appartenenza di Takeshima al Giappone.
Q6Takeshima è stata esclusa dai territori giapponesi dallo SCAP (Comando Supremo delle Forze Alleate) al termine del secondo conflitto mondiale?
No,non è così.Il Comando Supremo delle Forze Alleate non aveva alcuna autorità di assegnazione territoriale.
La Repubblica di Corea sostiene che le SCAPIN (Istruzioni del Comando Supremo delle Forze Alleate) n. 677 (vedere il supplemento 1) e n. 1033 (vedere il supplemento 2) avevano escluso Takeshima dai territorigiapponesi. Entrambe le direttive tuttavia dichiaravano esplicitamente - ma su questo la Repubblica di Corea sorvola - di non essere un’espressione della politica degli alleati relativa alla determinazione definitiva del territorio . La posizione coreana è perciò insostenibile.
È stato il Trattato di San Francisco, entrato in vigore nel 1952, a definire il territorio giapponese al termine del secondo conflitto mondiale. Con questo è chiaro, sia in termini fattuali sia di diritto internazionale, che il trattamento di Takeshima da parte del Comando Supremo delle Forze Alleate prima dell’entrata in vigore del Trattato stesso non comportava alcun effetto inerentemente alla sovranità su Takeshima.
◎Supplemento 1:SCAPIN n. 677
Nel gennaio 1946, sulla base della SCAPIN n. 677 , il Quartier Generale del Comando Supremo delle Forze Alleate ordinò al governo giapponese di cessare temporaneamente l’esercizio o il tentato esercizio della propria autorità politica o amministrativa su una parte dei territori. Il paragrafo 3 della direttiva stabiliva che “Sulla base di questa direttiva il Giappone include le quattro isole principali (Hokkaido, Honshu, Kyushu e Shikoku) e le circa mille isole più piccole adiacenti, comprese le isole Tsushima e Ryukyu (Nansei) a settentrione del trentesimo parallelo nord (esclusa l’isola di Kuchinoshima)”. La direttiva indicava Takeshima, l’isola di Utsuryo, l’isola di Jeju, le isole Izu, le isole Ogasawara ed altre ancora come aree escluse.
Al paragrafo 6 tuttavia dichiarava chiaramente che “...nulla nella presente direttiva deve essere interpretato come indicazione delle forze alleate di determinare in modo definitivo la gestione delle isole minori citate nell’Articolo 8 della Dichiarazione di Potsdam.” (Articolo 8 della Dichiarazione di Potsdam: “...la sovranità giapponese sarà limitata alle isole di Honshu, Hokkaido, Kyushu, Shikoku e altre isole minori come sarà da noi stessi determinato.”) La rivendicazione della Repubblica di Corea ignora completamente questo passaggio.
◎ Supplemento 2:SCAPIN n. 1033
Con la SCAPIN n. 1033, nel giugno 1946 lo SCAP estese l’area di pesca e di caccia alle balene riservata al Giappone (La cosiddetta Mac Arthur Line). Il paragrafo 3 di tale direttiva stipulava che “...le imbarcazioni e gli equipaggi giapponesi non dovranno avvicinarsi a meno di 12 miglia da Takeshima (latitudine nord 37°15’ e longitudine est 131°53’) né stabilire alcun contatto con tale isola.”
Il successivo paragrafo 5 stabiliva tuttavia in modo esplicito che “...la presente autorizzazione non costituisce espressione della politica delle forze alleate relativa alla determinazione definitiva di giurisdizione nazionale, dei confini internazionali né dei diritti di pesca nell’area in questione e/o in altre aree.” Nelle asserzioni della Repubblica di Corea anche questo non è affatto trattato.
La MacArthur Line fu abolita il 25 aprile 1952 e quando tre giorni dopo, il 28 aprile, il Trattato di Pace di San Francisco entrò in vigore, ogni direttiva di cessazione d’autorità governativa in precedenza imposta ha perduto ogni validità.