42° Incontro della Task Force per la malattia da nuovo Coronavirus (28 agosto 2020)

2020/9/2
Il 28 agosto 2020 il Primo Ministro Shinzo Abe ha tenuto il 42° Incontro della Task Force per la malattia da nuovo Coronavirus presso il Gabinetto.

Durante l'incontro si è discusso su come affrontare la malattia da nuovo Coronavirus.

Sulla base delle discussioni odierne il Primo Ministro ha dichiarato quanto segue.

“Oggi è stata redatta una nuova politica da adottare nei confronti della malattia da nuovo Coronavirus, anche in vista del prossimo periodo di influenza stagionale.
   Gli esperti hanno confermato che, sulla base di quanto abbiamo appreso fino ad ora, è possibile sia prevenire la diffusione dell'infezione che svolgere le attività socio-economiche, continuando a contenere il più possibile i casi gravi e i decessi grazie all’adozione della strategia che consiste nell'evitare il più possibile le 3 situazioni (n.d.t. affollamento, spazi chiusi, contatti ravvicinati), nell’adottare un nuovo stile di vita e nel porre in atto misure efficaci commisurate ai rischi.
   Inoltre, l'80% dei contagiati guarisce dopo aver manifestato solo sintomi lievi o nessun sintomo, ma è noto che gli anziani o coloro che soffrono di malattie croniche pregresse rappresentano un alto rischio di sviluppare una forma grave. Quindi, per salvare quante più vite possibile, sono fondamentali le misure intraprese nei confronti di tali persone.

   Sebbene l’aumento del numero dei contagiati iniziato dal mese di luglio stia diminuendo in questi giorni, durante il periodo dell'influenza stagionale prevediamo che aumenterà significativamente il numero di persone che accuseranno sintomi quali la febbre, e di conseguenza anche la domanda di esami e cure mediche. Per prepararci a tale evenienza è necessario compiere da subito i passi necessari. Mentre cercheremo di garantire ulteriori servizi di esami e assistenza medica, sulla base di quanto appreso finora, concentreremo al contempo le risorse sanitarie sui soggetti suscettibili di sviluppare forme gravi.

   Innanzitutto, per poter concentrare le risorse sanitarie sui pazienti in condizioni critiche, intendiamo esaminare e rivedere i limiti giuridici derivanti dalla legge sulle malattie infettive. Per quanto riguarda il nuovo Coronavirus, attualmente considerato, come la tubercolosi e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave), malattia infettiva di Classe II, o superiore, per ridurre l'onere per i centri sanitari pubblici e le istituzioni mediche, e gestire in modo efficace i posti letto ospedalieri, prenderemo in esame la possibilità di rivederne le applicazioni, anche emendando il decreto governativo.
   Per quanto riguarda il servizio di test, è nostra intenzione migliorarlo drasticamente assicurando una capacità media di 200.000 test al giorno presso le strutture sanitarie locali, in modo da poterli somministrare contemporaneamente ai test per l'influenza.
   Inoltre, nelle zone in cui la malattia si sta diffondendo, ci impegneremo a prevenire il verificarsi di focolai tra persone ad alto rischio di sviluppare forme gravi, eseguendo periodicamente e simultaneamente i test a tutti coloro che lavorano in strutture mediche e centri per anziani.
   E ancora, per assicurare una parziale e graduale ripresa della circolazione internazionale dei passeggeri, nei tre aeroporti di Narita, Haneda e Kansai, per il mese prossimo garantiremo la capacità di effettuare test a 10.000 persone. Faremo del nostro meglio per riprendere le attività anche negli altri aeroporti, ad esempio, migliorando ulteriormente le strutture dedicate.
   Per quanto concerne il servizio di erogazione di cure mediche, ci impegneremo affinché in ogni prefettura siano implementati posti letto ospedalieri e strutture di ricovero in base al piano predisposto. Il governo fornirà il sostegno finanziario necessario a tali fini.
   Oltre a fornire ulteriore supporto per garantire una gestione stabile delle strutture mediche che accettano pazienti affetti dalla malattia da nuovo Coronavirus, miglioreremo il meccanismo che, in caso di febbre, permetterà di rivolgersi direttamente al proprio medico per effettuare una consultazione o visita medica, o sottoporsi a test. .
   Lavorando per migliorare l’insieme delle strutture sanitarie e rafforzare il sistema di controllo delle crisi, garantiremo un servizio sanitario adeguato anche durante il periodo dell'influenza stagionale.
   Per quanto concerne i vaccini, procederemo alla stipula di contratti di fornitura di prodotti sicuri ed efficaci, indipendentemente dal fatto che siano prodotti in Giappone o all'estero, con l'obiettivo di garantirne una quantità sufficiente affinché possa essere   disponibile per tutta la popolazione entro la prima metà dell’anno prossimo.
   Inoltre, accelerando la ricerca e lo sviluppo di farmaci terapeutici e promuovendo fortemente lo sviluppo e l'innovazione delle nuove tecnologie giapponesi in una vasta gamma di settori, ivi incluso quello della salute e delle cure mediche, possiamo tenere sotto controllo l'infezione e riprendere le attività socio-economiche, recuperando così la nostra nuova quotidianità.
   D'ora in avanti utilizzeremo anche il fondo di emergenza per porre rapidamente in essere questi sforzi e implementeremo prontamente tutte le misure necessarie per l’estate e l’autunno e in previsione dell'arrivo dell'inverno.
   Inoltre, alla luce dell'attuale situazione dell'occupazione, misure speciali, quali l'aumento del sussidio per sostenere l'occupazione fino al limite superiore di 15.000 yen, in scadenza alla fine di settembre, saranno prorogate fino alla fine di dicembre.
   Riprenderemo la circolazione internazionale dei passeggeri pur continuando ad attuare rigorosamente le misure di controllo alle frontiere e di prevenzione della diffusione dei contagi intraprese fino ad ora.
   A partire dal primo settembre, a condizione che adottino misure preventive aggiuntive, i cittadini stranieri con status di residenti nel nostro Paese, possono rientrarvi anche dopo essersi recati all’estero, e ne verrà permesso il rientro anche qualora si trovino in Paesi dai quali era già in vigore il divieto di ingresso in Giappone.
   Per poter svolgere le attività socio-economiche e al contempo prevenire il più possibile la diffusione del contagio, Vi prego di continuare a impegnarvi al meglio per rispettare queste misure in collaborazione con le aziende e le amministrazioni locali”.