Politica Estera del Giappone
2019/10/16
(traduzione provvisoria)
1. Notizie essenziali sulla questione dei Territori Settentrionali1) I Territori Settentrionali sono composti da quattro isole (Etorufo, Kunashiri, Shikotan, e Habomai) dislocate sulla costa più a nord della penisola di Nemuro di Hokkaido.2) Il Giappone scoprì l’esistenza delle quattro isole prima della Russia. Numerosi giapponesi si trasferirono progressivamente in queste isole istituendo un’amministrazione locale. I domini della Russia non si spinsero mai oltre il confine dell’isola di Uruppu. Nel 1855, il Trattato di Commercio, Navigazione e Delimitazione (Trattato di Shimoda) sottoscritto pacificamente e fraternamente, tra il Giappone e la Russia, confermava la linea naturale di confine precedentemente stabilita tra l’isola di Etorofu e Uruppu. Anche a seguito di tali patti, le quattro isole settentrionali non furono mai soggette al dominio di potenze straniere.3) Il Trattato di Scambio dell’isola di Sakhalin con quelle Curili, stipulato nel 1875, stabilì che le Isole Curili appartenevano al Giappone, mentre l’isola di Sakhalin alla Russia. In tale trattato venivano elencati i nomi di tutte le 18 isole Curili, tra le quali non erano incluse le quattro isole settentrionali. Questo fatto spiega come, già all’epoca del trattato, le quattro isole settentrionali sotto il dominio giapponese, venissero considerate palesemente separate dalle Isole Curili.4) Durante il periodo conclusivo dell’ultimo conflitto mondiale, nel 1945, l’Unione Sovietica, violando il Patto di Neutralità siglato, entrò in guerra con il Giappone. Dopo che il Giappone ebbe accettato le clausole della Dichiarazione di Potsdam, l’esercito sovietico intraprese l’occupazione delle quattro isole settentrionali il 28 agosto, ultimando tali operazioni il 5 settembre del 1945.5) All’epoca dei fatti, nessun cittadino russo risultava residente nelle quattro isole settentrionali, mentre vi abitavano circa 17mila giapponesi. Nonostante ciò l’Unione Sovietica, nel 1946, incorporò unilateralmente le quattro isole nel proprio dominio territoriale, espellendo coattamente tutti gli abitanti giapponesi per la fine del 1949.6) Con la stipula del Trattato di Pace di San Francisco nel 1951, il Giappone rinunciava al territorio delle Isole Curili. Tale territorio non comprendeva le quattro isole settentrionali appartenenti allo Stato giapponese. Il Governo degli Stati Uniti, incaricato dell’elaborazione del Trattato, sostenne da subito la posizione del Giappone dichiarando ufficialmente che le quattro isole erano sempre appartenute al territorio giapponese e bisognava pertanto riconoscere la giurisdizione del Giappone su di esse.7) La Dichiarazione Congiunta tra Giappone e Unione Sovietica nel 1956 ripristinò le relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Tale convenzione internazionale fu ratificata dalle Assemblee di ambedue le Nazioni, ma non risolvette la divergenza di opinioni sulle questioni territoriali, in merito alle suddette isole. Nell’articolo 9 della Dichiarazione Congiunta, i due Paesi asserivano la necessità di proseguire le trattative finalizzate alla stipula di un Trattato di Pace, mentre l’Unione Sovietica, a seguito della conclusione del medesimo, acconsentiva a consegnare al Giappone le Isole di Habomai e Shikotan. *18) La Dichiarazione di Tokyo del 1993, elencando i nomi delle quattro isole settentrionali, precisava i seguenti punti fondamentali per la risoluzione della divergenza tra le due Nazioni: (i) Necessità di basarsi sui fatti storici e giuridici, (ii) Necessità di redigere dei documenti di intento previa approvazione di ambedue le Nazioni, (iii) Indispensabilità di attenersi ai principi di legge e di giustizia.*29) La Dichiarazione di Irkutsk del 2001, considerava la Dichiarazione Congiunta del 1956 il principale documento legale e procedurale per la trattativa. Essa riaffermava altresì la necessità di portare a compimento le negoziazioni finalizzate alla stipula del Trattato di Pace, trovando una soluzione per la questione giurisdizionale delle quattro isole settentrionali sulla base della Dichiarazione di Tokyo del 1993.*310) Nel gennaio del 2003, il Primo Ministro Koizumi e il Presidente Putin, adottando di comune accordo il “Piano di Azione del Giappone e della Russia”, hanno riconfermato la salda volontà di portare a termine una completa normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi, risolvendo la questione giurisdizionale delle quattro isole settentrionali e stipulando al più presto il Trattato di Pace.11) Nel maggio del 2003, in occasione della visita in Russia del Primo Ministro Koizumi per la cerimonia del terzo centenario dalla fondazione della Città di San Pietroburgo, il Presidente Putin ha ribadito il seguente concetto: la Russia desidera vivamente risolvere la questione territoriale, considerata di estrema importanza per la Nazione, pertanto non ha alcuna intenzione di procrastinare, né tanto meno di eludere, tale problematica oggetto della trattativa.12) Il Presidente Putin, in occasione del Sea Island Summit del giugno del 2004, ha rilasciato una dichiarazione in cui ribadiva la sua determinazione a non evitare il confronto sulla questione del Trattato di Pace, considerata come uno dei principali argomenti di discussione tra la Russia e il Giappone.13) Il Governo giapponese è fermamente intenzionato a proseguire sulla strada della collaborazione con la Russia in vari settori, affrontando con particolare zelo le trattative finalizzate alla conclusione del Trattato di Pace con la Russia; ciò sulla base di una coerente linea politica volta a stipulare, nel più breve tempo possibile, un Trattato in seguito alla risoluzione della questione giurisdizionale delle quattro isole settentrionali.2. Linee base della posizione del Giappone1) I territori settentrionali, pur essendo sottoposti alla sovranità territoriale del Giappone, continuano ad essere occupati illegalmente dalla Russia. Anche il Governo statunitense sostiene apertamente la nostra posizione.2) Al fine di pervenire alla soluzione della questione dei Territori Settentrionali, il Giappone è disposto a: (i) trattare con atteggiamento disponibile i tempi e le modalità di restituzione dei Territori Settentrionali, a patto che la giurisdizione della nostra Nazione sugli stessi venga riconosciuta, (ii) rispettare pienamente i diritti, gli interessi e i desideri degli abitanti di nazionalità russa, anche a seguito della restituzione dei Territori Settentrionali.3) Nella situazione di permanente occupazione illegale da parte della Russia dei Territori Settentrionali appartenenti al Giappone, risulta inaccettabile che i privati cittadini di Stati terzi siano soggetti alla giurisdizione della Russia, per quanto riguarda le loro attività economiche, o, in generale, che agiscano sulla base della suddetta giurisdizione. Una eventuale accettazione in tal senso della stessa potrebbe, infatti, comportare il riconoscimento del possesso delle quattro isole settentrionali da parte della Russia.4) Il Governo giapponese, pertanto, avendo ricevuto notizie in merito all’ingresso nei Territori Settentrionali di privati cittadini di Paesi Terzi con visto rilasciato dal Governo Russo o di attività economiche svolte da imprese appartenenti a Stati terzi, ha puntualmente sporto reclamo, previo accertamento della veridicità dei fatti.5) Il Governo del Giappone in seguito all’approvazione del Gabinetto del Consiglio dei Ministri del 1989, chiede, altresì, ai propri cittadini di non entrare nei Territori Settentrionali con visto rilasciato dalle autorità Russe, sino a che la questione non sarà risolta.Links utili:§ Direzione centrale dei Territori Settentrionali presso il Gabinetto del Consiglio dei Ministri http://www8.cao.go.jp/hoppo/§ Associazione per i Territori Settentrionalihttp://www.hoppo.go.jp/(Cenni storici)Storia e situazione attuale delle negoziazioni volte alla conclusione del trattato di pace tra il Giappone e la Russia*1-Nel periodo compreso tra il Giugno 1955 e l’Ottobre 1956 si sono susseguite le dovute negoziazioni volte a concludere un trattato di pace tra il Giappone e l’Unione Sovietica. Tuttavia, poiché mancava una comune prospettiva di accordo relativamente alla questione dei Territori Settentrionali, fatta esclusione per le isole di Shikotan e di Habomai, il 19 ottobre 1956 venne firmata la Dichiarazione Congiunta Nippo-Sovietica, in sostituzione del trattato di pace, in cui si sanciva il termine dello stato di guerra e la ripresa delle relazioni diplomatiche. (Tale dichiarazione è stata ratificata da entrambi i Paesi e registrata dalle Nazioni Unite come accordo internazionale). Con l’articolo 9 della Dichiarazione, l’Unione Sovietica si dichiarava d’accordo sul fatto che, in seguito allo ristabilimento delle normali relazioni diplomatiche tra i due Paesi, le negoziazioni per il trattato di pace sarebbero dovute riprendere e che l’Unione Sovietica avrebbe consegnato le Isole Habomai e Shikotan al Giappone subito dopo la sua conclusione .*2 Nell’Ottobre 1993, l’allora Primo Ministro Morihiro Hosokawa e l’allora Presidente Boris Yeltsin concordarono che le linee guida delle trattative volte alla risoluzione si sarebbero basate sui seguenti punti:A) Fatti storici e legaliB) Documenti compilati sulla base del consenso di entrambi Paesi.C) Principi di legalità e giustizia (Dichiarazione di Tokyo).*3 Nel Marzo 2001, l’allora Primo Ministro Yoshiro Mori si recò in visita a Irkutsk.In quell’occasione, il Primo Ministro Mori e il Presidente Vladimir Putin ribadirono che la Dichiarazione Congiunta Nippo-Sovietica firmata nel 1956 sarebbe stata il documento di base legale e il punto di partenza per il processo di negoziazione e, in aggiunta, confermarono che, sulla base della Dichiarazione di Tokyo del 1993, si sarebbe dovuto concludere un trattato di Pace che contenesse la risoluzione alla disputa sull’attribuzione delle 4 isole (Dichiarazione di Irkutsk)In base ai risultati ottenuti sino a questo momento, inclusa la Dichiarazione di Irkutsk, la Russia e il Giappone stanno procedendo con vigorose trattative al fine di giungere ad una risoluzione accettabile per entrambi i Paesi.
|