Giappone@Lucca Comics & Games: come è andata
2018/11/28
L’Ambasciata del Giappone, per l’ottavo anno consecutivo, ha preso parte al festival di cultura pop più grande d’Italia, il Lucca Comics & Games. Nell’ambito del festival, un’intera area della città si trasforma nella Japan Town: gadget, cosplayer, anime e manga giapponesi, street food, e importanti ospiti dal Giappone – un nome tra tutti, Leiji Matsumoto - hanno animato la città medievale attraendo 20 mila persone al giorno nella sola area dedicata al Sol Levante.
Questa finestra sulla cultura pop ha offerto la possibilità di presentare anche arte, moda e tradizione del Giappone. Nelle due giornate di giovedì primo e venerdì 2 novembre l’Ambasciata ha infatti proposto in più repliche due eventi dedicati rispettivamente all’abito tradizionale giapponese, il kimono, e al mondo della pittura ukiyo-e, celebrata negli ultimi anni da numerose mostre di successo in tutta Italia.
Approdato a Lucca direttamente da Kyoto, lo stilista Nobuaki Tomita ha dato vita ad un evento di vestizione delle sue pregiate creazioni, espressione della maestria artigianale giapponese: un kimono dipinto con dieci chili di preziose fragole di Tochigi, uno tinto con cioccolato e cacao di Torino, un modello realizzato con foglie d’oro a rilievo o il complesso abito della dama della corte shogunale non ne sono che un esempio. Ad indossarli, persone tra il pubblico presente in sala che si sono di volta in volta tramutate in samurai, o, perfino, in maiko (giovani apprendiste geisha) la cui complessa vestizione è stata realizzata dalla abile maestra Ihiko Hiroshima.
La proiezione della fiction “Kurara. La sensazionale vita della figlia di Hokusai” (Kurara – Hokusai no musume, 2017), prodotta dalla NHK World-Japan, ha invece permesso, in un viaggio a ritroso nell’epoca Edo, di entrare nella vita del grande maestro di ukiyo-e, Hokusai, autore della celebre “Grande Onda”, attraverso le gesta della sua terza figlia, O-Ei, che è rimasta al suo fianco fino alla fine, nella vita e nell’arte.
E ancora, grazie all’Istituto Giapponese di Cultura, è stato possibile assistere alla proiezione del film di animazione “Pop in Q” di Naoki MIyahara (2016) seguendo le avventure delle cinque giovani protagoniste nella Valle del Tempo.

©Kenichiro Kaneko Il pubblico in sala. Volontari che si offrono come modelli per i kimono

©Kenichiro Kaneko … e i samurai

©Kenichiro Kaneko Vestizione completata: la maiko…

Il Maestro Tomita intervistato da Repubblica tv

Tutti in posa per la foto di gruppo finale
Questa finestra sulla cultura pop ha offerto la possibilità di presentare anche arte, moda e tradizione del Giappone. Nelle due giornate di giovedì primo e venerdì 2 novembre l’Ambasciata ha infatti proposto in più repliche due eventi dedicati rispettivamente all’abito tradizionale giapponese, il kimono, e al mondo della pittura ukiyo-e, celebrata negli ultimi anni da numerose mostre di successo in tutta Italia.
Approdato a Lucca direttamente da Kyoto, lo stilista Nobuaki Tomita ha dato vita ad un evento di vestizione delle sue pregiate creazioni, espressione della maestria artigianale giapponese: un kimono dipinto con dieci chili di preziose fragole di Tochigi, uno tinto con cioccolato e cacao di Torino, un modello realizzato con foglie d’oro a rilievo o il complesso abito della dama della corte shogunale non ne sono che un esempio. Ad indossarli, persone tra il pubblico presente in sala che si sono di volta in volta tramutate in samurai, o, perfino, in maiko (giovani apprendiste geisha) la cui complessa vestizione è stata realizzata dalla abile maestra Ihiko Hiroshima.
La proiezione della fiction “Kurara. La sensazionale vita della figlia di Hokusai” (Kurara – Hokusai no musume, 2017), prodotta dalla NHK World-Japan, ha invece permesso, in un viaggio a ritroso nell’epoca Edo, di entrare nella vita del grande maestro di ukiyo-e, Hokusai, autore della celebre “Grande Onda”, attraverso le gesta della sua terza figlia, O-Ei, che è rimasta al suo fianco fino alla fine, nella vita e nell’arte.
E ancora, grazie all’Istituto Giapponese di Cultura, è stato possibile assistere alla proiezione del film di animazione “Pop in Q” di Naoki MIyahara (2016) seguendo le avventure delle cinque giovani protagoniste nella Valle del Tempo.

©Kenichiro Kaneko Il pubblico in sala. Volontari che si offrono come modelli per i kimono

©Kenichiro Kaneko … e i samurai

©Kenichiro Kaneko Vestizione completata: la maiko…

Il Maestro Tomita intervistato da Repubblica tv

Tutti in posa per la foto di gruppo finale