Conferenza stampa del Primo Ministro Shinzo Abe sull'epidemia da nuovo Coronavirus (4 maggio 2020)
2020/5/18
(Intervento di apertura)
Ben presto sarà trascorso un mese dalla dichiarazione dello stato di emergenza. Ridurre i contatti interpersonali almeno del 70% e, se possibile, dell'80%: in vista di questo obiettivo, tutta la popolazione ha offerto una straordinaria collaborazione, restando, ad esempio, quanto più a casa. Di conseguenza, il numero di contagi su scala nazionale, che per un periodo raggiungeva quasi 700 persone al giorno, ultimamente è sceso fino ad un terzo, circa 200 persone. Ciò significa che procediamo costantemente sulla via del contenimento. Anche il valore più recente del numero di riproduzione netto, che indica il numero di contagi per ogni persona infetta, è inferiore a uno.
Quando è stato dichiarato lo stato di emergenza, nella prima decade di aprile, secondo delle previsioni pessimistiche, nell'arco di un mese si sarebbe potuta verificare un'esplosione dei contagi, come accaduto in Europa e in America, ma il comportamento della popolazione sta decisamente cambiando il nostro futuro. In Giappone, nonostante la dichiarazione di stato di emergenza, non è possibile imporre ai cittadini di non uscire di casa prevedendo delle sanzioni, come accade in Europa e negli Stati Uniti. Tuttavia siamo stati in grado di evitare la diffusione dell'infezione e di invertirne la rotta, verso la discesa. Questo è il risultato dei massimi sforzi compiuti da ogni singolo cittadino, con grande forza di volontà. Rivolgo il mio più sentito ringraziamento a tutta la popolazione per la sua collaborazione.
D'altra parte, dovrei dirvi apertamente che bisogna proseguire questi sforzi ancora per qualche tempo. Al momento non possiamo ancora dire di aver ottenuto una riduzione sufficiente del numero di contagi. Allo stato attuale, quasi 10.000 persone in tutto il Paese sono ancora ospedalizzate o sottoposte a cure mediche. Nell'ultimo mese è triplicato il numero di persone sottoposte a ventilazione meccanica. E poiché questi pazienti con sintomi gravi impiegano molto tempo per ristabilirsi, rimane invariata la difficile situazione che il personale medico è costretto ad affrontare. Fino ad ora ci sono stati più di 500 decessi dovuti all'infezione. Esprimo il mio più sentito cordoglio.
Per riuscire a salvare il maggior numero possibile di vite è necessario concentrare le risorse mediche sul trattamento dei casi gravi. Dovremmo ridurre ulteriormente il numero di nuovi contagi giornalieri. Sebbene di recente siano più di 100 al giorno in tutto il Paese le persone guarite, ivi compresi i dimessi, è necessario ridurre ulteriormente i nuovi contagi fino ad un livello inferiore a quello dei guariti.
Per questo motivo vorrei continuare a chiedere la collaborazione di quanti risiedono nelle 13 prefetture ad alto livello di contagio che richiedono, di conseguenza, un'attenzione particolare, affinché evitino i contatti interpersonali possibilmente nella misura dell'80%. Nell’area metropolitana di Tokyo, anche nel mese di maggio è stata confermata una media di oltre 100 contagi al giorno. Chiedo alla popolazione di non abbassare la guardia per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.
Inoltre, per impedire che l'infezione si diffonda dappertutto, dovremo evitare di ingenerare flussi di persone verso le zone extra urbane. Abbiamo deciso di estendere la durata dello stato di emergenza a livello nazionale per poter attuare i provvedimenti necessari a impedire tali spostamenti. Detto ciò, sembra che la durata media dei ricoveri si attesti intorno alle 2-3 settimane. Mentre faremo il possibile per mantenere basso il livello dei nuovi contagi, continueremo a lavorare per la dimissione dei pazienti contagiati fino ad ora. È stato stimato che, così facendo, ci vorrà circa un mese per migliorare la situazione in cui versa il personale medico.
Sulla base di questo approccio, con l'approvazione di tutti gli esperti del comitato consultivo, ivi incluso il Presidente OMI Shigeru, abbiamo oggi deciso di estendere la dichiarazione dello stato di emergenza per tutto il mese corrente, fino alla fine del mese. Indicativamente tra 10 giorni, intorno al 14 maggio, chiederemo tuttavia agli esperti di valutare nuovamente la situazione a quella data. Chiederemo loro, dunque, di analizzare in dettaglio fattori quali le tendenze del numero di contagi per regione, o la tenuta del sistema sanitario e, se ritenuto possibile, revocheremo lo stato di emergenza senza attendere il termine del periodo preventivato.
Mi scuso con tutta la popolazione per non essere riuscito a porre fine allo stato di emergenza nell'arco di un mese, come inizialmente previsto.
Con il prolungarsi degli effetti dell'epidemia, gli imprenditori delle micro, piccole e medie imprese, che sostengono il 70% dell'occupazione giapponese, versano in un difficile contesto imprenditoriale senza precedenti, con fatturato pari a zero a causa, tra le altre cose, della sospensione temporanea delle attività. Siamo consapevoli delle difficoltà e ne siamo molto addolorati. In un tale contesto, è stato davvero doloroso dover prendere la decisione di prorogare lo stato di emergenza per un altro mese.
Siamo inoltre consapevoli della necessità di erogare al più presto contanti che possano essere utilizzati del tutto liberamente in favore di quanti hanno difficoltà ad effettuare pagamenti anche nell’immediato. Il primo maggio abbiamo iniziato a ricevere le domande per il sussidio di sostenibilità che fornisce fino a due milioni di yen in contanti, e le prime erogazioni inizieranno l'8 maggio. Non solo la Japan Finance Corporation e la Shoko Chukin Bank, ma anche le più vicine banche locali, gli istituti di deposito e di credito cooperativo metteranno a disposizione prestiti fino a 30 milioni di yen, senza interessi reali, senza garanzie e con rimborso del capitale differito fino a un massimo di cinque anni. Verranno posticipati anche i pagamenti delle imposte e dei contributi previdenziali. Desideriamo che utilizziate queste misure di sostegno per riuscire a lasciare in qualche modo alle spalle l’emergenza. Il governo, fermamente deciso a proteggere a ogni costo e fino in fondo le imprese e l'occupazione, farà tutto il possibile per fornire, con urgenza, assistenza. In aggiunta, sulla base di valutazioni in seno al partito di governo, attueremo rapidamente ulteriori provvedimenti per ridurre gli oneri degli affitti a carico dei ristoranti e di attività simili, estendere ulteriormente i sussidi per il sostegno all'occupazione, e sostenere gli studenti che lavorano part-time e si trovano ora in circostanze difficili.
Pensiamo inoltre che ciò che gli imprenditori attendono più di ogni altra cosa sia la ripresa delle loro attività a pieno ritmo. E per renderlo possibile, dovremmo contenere i contagi nell’arco di questo mese. Maggio sarà il mese risolutivo, nonché un periodo in cui dobbiamo prepararci alla fase successiva. Vi prego di capire e collaborare.
Prevenire la diffusione dell'infezione è il presupposto fondamentale per proteggere le nostre vite. Fino a quando non saranno definiti terapie e vaccini efficaci, la lotta alla propagazione del contagio non avrà fine. E, in questo senso, è importante essere preparati ad una battaglia che durerà nel tempo. Tuttavia, se continuassimo nelle condizioni attuali, con una forte limitazione delle attività socioeconomiche, il nostro stesso sostentamento sarebbe in pericolo. Per proteggere la vita dovremmo creare al più presto una nuova quotidianità all'epoca del coronavirus. Intendiamo procedere insieme a voi, passo dopo passo, verso la nostra nuova quotidianità lavorativa e di vita determinate dal virus, e verso la via d’uscita, che si trova oltre l’emergenza in corso. In questa prospettiva, gli esperti hanno indicato, quest’oggi, punti chiave da tenere a mente nello svolgimento della vita quotidiana. In tutte le situazioni dobbiamo evitare il più possibile le tre condizioni di spazi chiusi, luoghi affollati e contatti ravvicinati. Dovremmo ripristinare le nostre vite quotidiane tenendo presenti le caratteristiche di questo virus, e con le dovute cautele. I nuovi stili di vita delineati dagli esperti serviranno da linee guida.
I bambini non vanno a scuola da molto tempo e non possono incontrare gli amici, né possono giocare abbastanza all'aria aperta. Stanno dimostrando molta pazienza e li ringrazio dal profondo del cuore. Un grosso peso grava anche sui loro genitori e sugli altri membri della famiglia. La scorsa settimana, il Ministero dell'istruzione, della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia ha presentato le nuove linee guida che riguardano, tra le altre cose, la frequenza scolastica alternata. Ripristineremo la vita scolastica dei bambini, anche se dovremo farlo a tappe. Promuoveremo gli sforzi per creare una nuova quotidianità anche a scuola.
Creeremo una nuova quotidianità anche per le attività economiche. Chiediamo che la riapertura dei vari negozi, dei ristoranti e delle strutture culturali, nonché l'organizzazione di eventi relativamente di piccola portata, siano effettuate avendo come criterio nuovi stili di vita e adottando sufficienti misure per prevenire la diffusione dell'infezione quali, ad esempio, il distanziamento sociale. Indicativamente entro le prossime due settimane, consultandoci con gli esperti, intendiamo formulare delle linee guida più dettagliate sulle misure da porre in atto in ciascun settore per prevenire le infezioni, in modo da poter rilanciare le attività imprenditoriali a pieno ritmo. Ciò detto, continueremo a chiedervi di evitare di frequentare i luoghi in cui sono stati accertati pericoli di possibili focolai di infezione: quali i ristoranti , i locali di intrattenimento notturni e i locali con musica dal vivo, in cui c’è un’alta probabilità che le tre condizioni di pericolo sopra citate si verifichino in concomitanza.
D'altra parte, uscire, di per sé, non è da ritenersi sbagliato. Osservate il distanziamento sociale e indossate una mascherina. Potete uscire adottando queste misure preventive. Ripristineremo la routine quotidiana sulla base dei consigli degli esperti.
Lo ribadisco, uscire, di per sé, non è affatto sbagliato. Creeremo con Voi cittadini una nuova quotidianità con il presupposto di evitare la concomitanza delle tre condizioni di rischio sopra citate. Maggio è il mese in cui procederemo diritti verso questa via d'uscita. Allo stesso tempo, ci prepareremo seriamente per affrontare una possibile seconda ondata dell'infezione. Sarà anche il mese in cui consolidare le misure di protezione.
Con la cooperazione delle associazioni mediche di tutto il Paese, svilupperemo ulteriormente la capacità di screening, anche attraverso la creazione di centri per la somministrazione di tamponi PCR. Compiremo ulteriori sforzi per ridurre il carico e consolidare il sistema delle strutture sanitarie pubbliche, le quali rappresentano roccaforti della risposta all'infezione nelle comunità locali. Sosterremo la costituzione da parte di tutti i governi locali di sistemi che permettano di fornire assistenza adeguata ai pazienti in modo agevole e in base ai loro sintomi, come ad esempio permettendo loro di ristabilirsi in strutture alberghiere o ricoverandoli in strutture ospedaliere. Inoltre, aumenteremo ulteriormente la produzione interna e le importazioni di camici, mascherine ad alto livello di protezione e altri dispositivi di protezione individuale. E intensificheremo ulteriormente i nostri sforzi affinché il governo consegni tali articoli direttamente alle strutture mediche che sono in prima linea. Dobbiamo anche rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione delle infezioni nelle case di cura e in altre strutture simili. E ancora, nel corso del prossimo mese accelereremo i nostri sforzi per definire farmaci e metodi terapeutici efficaci.
Il Giappone e gli Stati Uniti hanno condotto studi clinici congiunti sul Remdesivir, il cui uso è stato approvato negli Stati Uniti. Oggi è stata depositata una richiesta di approvazione speciale anche in Giappone. Avanzeremo speditamente nel processo di approvazione. Per quanto riguarda l'Avigan, che è stato sviluppato in Giappone, è già stato somministrato in quasi 3.000 casi e gli studi clinici avanzano costantemente. Se la sua efficacia sarà confermata dai dati che emergeranno da questi studi, speriamo di poterne concedere l'approvazione in modo che possa essere utilizzato su prescrizione medica. Puntiamo ad ottenere l'approvazione entro la fine del mese. Dobbiamo usare tutti i mezzi possibili per prepararci su tutti i fronti ad affrontare la prossima ondata di infezioni. È a tale scopo che dobbiamo impiegare questo mese.
Vivere sottoponendosi a varie restrizioni di movimento e con la paura dell'infezione provoca tensione. Percepiamo grande paura di fronte a un virus invisibile. Vale lo stesso per me, proprio come per voi. Allo stesso tempo, temo fortemente che tale disagio possa dare origine a comportamenti discriminatori o respingenti nei confronti dell'altro, cosa che potrebbe danneggiare la nostra società più di quanto non possa fare il virus. Ognuno di noi è a rischio di infezione. Vi chiedo quindi di non avere pregiudizi nei confronti dei pazienti o delle loro famiglie, ma di mantenere piuttosto uno spirito di solidarietà.
Sono anche molto preoccupato per l'insorgenza di focolai di infezione negli ospedali di tutto il Paese. Ciononostante, i medici, gli infermieri, gli assistenti infermieristici e tutto il personale ospedaliero, con un fortissimo senso della propria missione, anche in questo esatto momento, stanno lavorando duramente, in un difficile contesto in cui si trovano faccia a faccia con il rischio di contagio. Il tutto per salvare le nostre vite. Non deve esistere alcun tipo di discriminazione nei confronti degli operatori sanitari o delle loro famiglie. Desidero esprimere loro il mio più sincero rispetto.
Anche durante lo stato di emergenza ci sono persone che sostengono la società e la vita quotidiana nei luoghi più diversi: quanti, ad esempio, lavorano nei supermercati e nelle farmacie, quanti supportano la catena di distribuzione dei prodotti, o il personale delle strutture sanitarie assistenziali e delle scuole dell’infanzia. È grazie a loro che possiamo portare avanti le nostre vite. Vorrei esprimere ancora una volta la mia sentita gratitudine nei loro confronti. Rispettiamo e apprezziamo tutti coloro che sostengono la nostra vita quotidiana e condividiamo un senso di solidarietà e reciproco aiuto: se ci saranno questo spirito di fratellanza e forti legami fra le persone, supereremo sicuramente i sentimenti di paura e preoccupazione nei confronti del virus invisibile. È questo ciò che credo.
Vorrei ringraziare vivamente, ancora una volta, coloro che quest'anno stanno trascorrendo del tempo a casa, astenendosi dalle uscite non essenziali o urgenti, anche durante questo lungo periodo di ferie. Mi incoraggia molto sapere che ci sono persone che cercano di godersi il tempo a casa approfondendo i legami con gli altri, usando Internet, i social network o altri mezzi per interagire con gli amici online. Queste persone propositive sono la forza che ci permetterà di superare lo stato di emergenza.
Ogni anno durante la Golden Week sono in molti a viaggiare in famiglia per tornare nel luogo natìo, ma, quest'anno vi abbiamo chiesto di farlo in altro modo, di tornarci "virtualmente". Così facendo, potete proteggere le vostre vite e quelle delle persone amate. Vi ringrazio per la collaborazione. Verrà sicuramente il tempo in cui potrete tornare a viaggiare con la famiglia. In vista di quel momento, chiedo che ora apprezziate il tempo trascorso in casa e le conversazioni con le vostre famiglie.
Secondo un'analisi del genoma pubblicata nei giorni scorsi dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, il Giappone è riuscito a contenere la prima ondata di infezione arrivata dalla Cina grazie ad un'accurata implementazione delle misure contro i cluster. L'analisi indica che anche il virus proveniente dalla nave da crociera Diamond Princess, sulla quale si è verificato un focolaio che ha coinvolto più di 700 persone, è stato contenuto con successo in Giappone attraverso varie misure. Inoltre, per quanto riguarda la seconda ondata che è arrivata dall'Europa e dagli Stati Uniti, l'aumento dei casi sta raggiungendo il suo apice e ci si sta muovendo verso una fase di contenimento. Tutta la popolazione ha collaborato enormemente. E sta anche attraversando grandi difficoltà. Senza alcun dubbio gli sforzi fatti fino ad ora stanno facendo la differenza. Se tutti facciamo del nostro meglio per il futuro, supereremo sicuramente le attuali difficoltà. Chiedo la comprensione e la cooperazione di tutta la popolazione.
Grazie. Ho concluso.
Quando è stato dichiarato lo stato di emergenza, nella prima decade di aprile, secondo delle previsioni pessimistiche, nell'arco di un mese si sarebbe potuta verificare un'esplosione dei contagi, come accaduto in Europa e in America, ma il comportamento della popolazione sta decisamente cambiando il nostro futuro. In Giappone, nonostante la dichiarazione di stato di emergenza, non è possibile imporre ai cittadini di non uscire di casa prevedendo delle sanzioni, come accade in Europa e negli Stati Uniti. Tuttavia siamo stati in grado di evitare la diffusione dell'infezione e di invertirne la rotta, verso la discesa. Questo è il risultato dei massimi sforzi compiuti da ogni singolo cittadino, con grande forza di volontà. Rivolgo il mio più sentito ringraziamento a tutta la popolazione per la sua collaborazione.
D'altra parte, dovrei dirvi apertamente che bisogna proseguire questi sforzi ancora per qualche tempo. Al momento non possiamo ancora dire di aver ottenuto una riduzione sufficiente del numero di contagi. Allo stato attuale, quasi 10.000 persone in tutto il Paese sono ancora ospedalizzate o sottoposte a cure mediche. Nell'ultimo mese è triplicato il numero di persone sottoposte a ventilazione meccanica. E poiché questi pazienti con sintomi gravi impiegano molto tempo per ristabilirsi, rimane invariata la difficile situazione che il personale medico è costretto ad affrontare. Fino ad ora ci sono stati più di 500 decessi dovuti all'infezione. Esprimo il mio più sentito cordoglio.
Per riuscire a salvare il maggior numero possibile di vite è necessario concentrare le risorse mediche sul trattamento dei casi gravi. Dovremmo ridurre ulteriormente il numero di nuovi contagi giornalieri. Sebbene di recente siano più di 100 al giorno in tutto il Paese le persone guarite, ivi compresi i dimessi, è necessario ridurre ulteriormente i nuovi contagi fino ad un livello inferiore a quello dei guariti.
Per questo motivo vorrei continuare a chiedere la collaborazione di quanti risiedono nelle 13 prefetture ad alto livello di contagio che richiedono, di conseguenza, un'attenzione particolare, affinché evitino i contatti interpersonali possibilmente nella misura dell'80%. Nell’area metropolitana di Tokyo, anche nel mese di maggio è stata confermata una media di oltre 100 contagi al giorno. Chiedo alla popolazione di non abbassare la guardia per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.
Inoltre, per impedire che l'infezione si diffonda dappertutto, dovremo evitare di ingenerare flussi di persone verso le zone extra urbane. Abbiamo deciso di estendere la durata dello stato di emergenza a livello nazionale per poter attuare i provvedimenti necessari a impedire tali spostamenti. Detto ciò, sembra che la durata media dei ricoveri si attesti intorno alle 2-3 settimane. Mentre faremo il possibile per mantenere basso il livello dei nuovi contagi, continueremo a lavorare per la dimissione dei pazienti contagiati fino ad ora. È stato stimato che, così facendo, ci vorrà circa un mese per migliorare la situazione in cui versa il personale medico.
Sulla base di questo approccio, con l'approvazione di tutti gli esperti del comitato consultivo, ivi incluso il Presidente OMI Shigeru, abbiamo oggi deciso di estendere la dichiarazione dello stato di emergenza per tutto il mese corrente, fino alla fine del mese. Indicativamente tra 10 giorni, intorno al 14 maggio, chiederemo tuttavia agli esperti di valutare nuovamente la situazione a quella data. Chiederemo loro, dunque, di analizzare in dettaglio fattori quali le tendenze del numero di contagi per regione, o la tenuta del sistema sanitario e, se ritenuto possibile, revocheremo lo stato di emergenza senza attendere il termine del periodo preventivato.
Mi scuso con tutta la popolazione per non essere riuscito a porre fine allo stato di emergenza nell'arco di un mese, come inizialmente previsto.
Con il prolungarsi degli effetti dell'epidemia, gli imprenditori delle micro, piccole e medie imprese, che sostengono il 70% dell'occupazione giapponese, versano in un difficile contesto imprenditoriale senza precedenti, con fatturato pari a zero a causa, tra le altre cose, della sospensione temporanea delle attività. Siamo consapevoli delle difficoltà e ne siamo molto addolorati. In un tale contesto, è stato davvero doloroso dover prendere la decisione di prorogare lo stato di emergenza per un altro mese.
Siamo inoltre consapevoli della necessità di erogare al più presto contanti che possano essere utilizzati del tutto liberamente in favore di quanti hanno difficoltà ad effettuare pagamenti anche nell’immediato. Il primo maggio abbiamo iniziato a ricevere le domande per il sussidio di sostenibilità che fornisce fino a due milioni di yen in contanti, e le prime erogazioni inizieranno l'8 maggio. Non solo la Japan Finance Corporation e la Shoko Chukin Bank, ma anche le più vicine banche locali, gli istituti di deposito e di credito cooperativo metteranno a disposizione prestiti fino a 30 milioni di yen, senza interessi reali, senza garanzie e con rimborso del capitale differito fino a un massimo di cinque anni. Verranno posticipati anche i pagamenti delle imposte e dei contributi previdenziali. Desideriamo che utilizziate queste misure di sostegno per riuscire a lasciare in qualche modo alle spalle l’emergenza. Il governo, fermamente deciso a proteggere a ogni costo e fino in fondo le imprese e l'occupazione, farà tutto il possibile per fornire, con urgenza, assistenza. In aggiunta, sulla base di valutazioni in seno al partito di governo, attueremo rapidamente ulteriori provvedimenti per ridurre gli oneri degli affitti a carico dei ristoranti e di attività simili, estendere ulteriormente i sussidi per il sostegno all'occupazione, e sostenere gli studenti che lavorano part-time e si trovano ora in circostanze difficili.
Pensiamo inoltre che ciò che gli imprenditori attendono più di ogni altra cosa sia la ripresa delle loro attività a pieno ritmo. E per renderlo possibile, dovremmo contenere i contagi nell’arco di questo mese. Maggio sarà il mese risolutivo, nonché un periodo in cui dobbiamo prepararci alla fase successiva. Vi prego di capire e collaborare.
Prevenire la diffusione dell'infezione è il presupposto fondamentale per proteggere le nostre vite. Fino a quando non saranno definiti terapie e vaccini efficaci, la lotta alla propagazione del contagio non avrà fine. E, in questo senso, è importante essere preparati ad una battaglia che durerà nel tempo. Tuttavia, se continuassimo nelle condizioni attuali, con una forte limitazione delle attività socioeconomiche, il nostro stesso sostentamento sarebbe in pericolo. Per proteggere la vita dovremmo creare al più presto una nuova quotidianità all'epoca del coronavirus. Intendiamo procedere insieme a voi, passo dopo passo, verso la nostra nuova quotidianità lavorativa e di vita determinate dal virus, e verso la via d’uscita, che si trova oltre l’emergenza in corso. In questa prospettiva, gli esperti hanno indicato, quest’oggi, punti chiave da tenere a mente nello svolgimento della vita quotidiana. In tutte le situazioni dobbiamo evitare il più possibile le tre condizioni di spazi chiusi, luoghi affollati e contatti ravvicinati. Dovremmo ripristinare le nostre vite quotidiane tenendo presenti le caratteristiche di questo virus, e con le dovute cautele. I nuovi stili di vita delineati dagli esperti serviranno da linee guida.
I bambini non vanno a scuola da molto tempo e non possono incontrare gli amici, né possono giocare abbastanza all'aria aperta. Stanno dimostrando molta pazienza e li ringrazio dal profondo del cuore. Un grosso peso grava anche sui loro genitori e sugli altri membri della famiglia. La scorsa settimana, il Ministero dell'istruzione, della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia ha presentato le nuove linee guida che riguardano, tra le altre cose, la frequenza scolastica alternata. Ripristineremo la vita scolastica dei bambini, anche se dovremo farlo a tappe. Promuoveremo gli sforzi per creare una nuova quotidianità anche a scuola.
Creeremo una nuova quotidianità anche per le attività economiche. Chiediamo che la riapertura dei vari negozi, dei ristoranti e delle strutture culturali, nonché l'organizzazione di eventi relativamente di piccola portata, siano effettuate avendo come criterio nuovi stili di vita e adottando sufficienti misure per prevenire la diffusione dell'infezione quali, ad esempio, il distanziamento sociale. Indicativamente entro le prossime due settimane, consultandoci con gli esperti, intendiamo formulare delle linee guida più dettagliate sulle misure da porre in atto in ciascun settore per prevenire le infezioni, in modo da poter rilanciare le attività imprenditoriali a pieno ritmo. Ciò detto, continueremo a chiedervi di evitare di frequentare i luoghi in cui sono stati accertati pericoli di possibili focolai di infezione: quali i ristoranti , i locali di intrattenimento notturni e i locali con musica dal vivo, in cui c’è un’alta probabilità che le tre condizioni di pericolo sopra citate si verifichino in concomitanza.
D'altra parte, uscire, di per sé, non è da ritenersi sbagliato. Osservate il distanziamento sociale e indossate una mascherina. Potete uscire adottando queste misure preventive. Ripristineremo la routine quotidiana sulla base dei consigli degli esperti.
Lo ribadisco, uscire, di per sé, non è affatto sbagliato. Creeremo con Voi cittadini una nuova quotidianità con il presupposto di evitare la concomitanza delle tre condizioni di rischio sopra citate. Maggio è il mese in cui procederemo diritti verso questa via d'uscita. Allo stesso tempo, ci prepareremo seriamente per affrontare una possibile seconda ondata dell'infezione. Sarà anche il mese in cui consolidare le misure di protezione.
Con la cooperazione delle associazioni mediche di tutto il Paese, svilupperemo ulteriormente la capacità di screening, anche attraverso la creazione di centri per la somministrazione di tamponi PCR. Compiremo ulteriori sforzi per ridurre il carico e consolidare il sistema delle strutture sanitarie pubbliche, le quali rappresentano roccaforti della risposta all'infezione nelle comunità locali. Sosterremo la costituzione da parte di tutti i governi locali di sistemi che permettano di fornire assistenza adeguata ai pazienti in modo agevole e in base ai loro sintomi, come ad esempio permettendo loro di ristabilirsi in strutture alberghiere o ricoverandoli in strutture ospedaliere. Inoltre, aumenteremo ulteriormente la produzione interna e le importazioni di camici, mascherine ad alto livello di protezione e altri dispositivi di protezione individuale. E intensificheremo ulteriormente i nostri sforzi affinché il governo consegni tali articoli direttamente alle strutture mediche che sono in prima linea. Dobbiamo anche rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione delle infezioni nelle case di cura e in altre strutture simili. E ancora, nel corso del prossimo mese accelereremo i nostri sforzi per definire farmaci e metodi terapeutici efficaci.
Il Giappone e gli Stati Uniti hanno condotto studi clinici congiunti sul Remdesivir, il cui uso è stato approvato negli Stati Uniti. Oggi è stata depositata una richiesta di approvazione speciale anche in Giappone. Avanzeremo speditamente nel processo di approvazione. Per quanto riguarda l'Avigan, che è stato sviluppato in Giappone, è già stato somministrato in quasi 3.000 casi e gli studi clinici avanzano costantemente. Se la sua efficacia sarà confermata dai dati che emergeranno da questi studi, speriamo di poterne concedere l'approvazione in modo che possa essere utilizzato su prescrizione medica. Puntiamo ad ottenere l'approvazione entro la fine del mese. Dobbiamo usare tutti i mezzi possibili per prepararci su tutti i fronti ad affrontare la prossima ondata di infezioni. È a tale scopo che dobbiamo impiegare questo mese.
Vivere sottoponendosi a varie restrizioni di movimento e con la paura dell'infezione provoca tensione. Percepiamo grande paura di fronte a un virus invisibile. Vale lo stesso per me, proprio come per voi. Allo stesso tempo, temo fortemente che tale disagio possa dare origine a comportamenti discriminatori o respingenti nei confronti dell'altro, cosa che potrebbe danneggiare la nostra società più di quanto non possa fare il virus. Ognuno di noi è a rischio di infezione. Vi chiedo quindi di non avere pregiudizi nei confronti dei pazienti o delle loro famiglie, ma di mantenere piuttosto uno spirito di solidarietà.
Sono anche molto preoccupato per l'insorgenza di focolai di infezione negli ospedali di tutto il Paese. Ciononostante, i medici, gli infermieri, gli assistenti infermieristici e tutto il personale ospedaliero, con un fortissimo senso della propria missione, anche in questo esatto momento, stanno lavorando duramente, in un difficile contesto in cui si trovano faccia a faccia con il rischio di contagio. Il tutto per salvare le nostre vite. Non deve esistere alcun tipo di discriminazione nei confronti degli operatori sanitari o delle loro famiglie. Desidero esprimere loro il mio più sincero rispetto.
Anche durante lo stato di emergenza ci sono persone che sostengono la società e la vita quotidiana nei luoghi più diversi: quanti, ad esempio, lavorano nei supermercati e nelle farmacie, quanti supportano la catena di distribuzione dei prodotti, o il personale delle strutture sanitarie assistenziali e delle scuole dell’infanzia. È grazie a loro che possiamo portare avanti le nostre vite. Vorrei esprimere ancora una volta la mia sentita gratitudine nei loro confronti. Rispettiamo e apprezziamo tutti coloro che sostengono la nostra vita quotidiana e condividiamo un senso di solidarietà e reciproco aiuto: se ci saranno questo spirito di fratellanza e forti legami fra le persone, supereremo sicuramente i sentimenti di paura e preoccupazione nei confronti del virus invisibile. È questo ciò che credo.
Vorrei ringraziare vivamente, ancora una volta, coloro che quest'anno stanno trascorrendo del tempo a casa, astenendosi dalle uscite non essenziali o urgenti, anche durante questo lungo periodo di ferie. Mi incoraggia molto sapere che ci sono persone che cercano di godersi il tempo a casa approfondendo i legami con gli altri, usando Internet, i social network o altri mezzi per interagire con gli amici online. Queste persone propositive sono la forza che ci permetterà di superare lo stato di emergenza.
Ogni anno durante la Golden Week sono in molti a viaggiare in famiglia per tornare nel luogo natìo, ma, quest'anno vi abbiamo chiesto di farlo in altro modo, di tornarci "virtualmente". Così facendo, potete proteggere le vostre vite e quelle delle persone amate. Vi ringrazio per la collaborazione. Verrà sicuramente il tempo in cui potrete tornare a viaggiare con la famiglia. In vista di quel momento, chiedo che ora apprezziate il tempo trascorso in casa e le conversazioni con le vostre famiglie.
Secondo un'analisi del genoma pubblicata nei giorni scorsi dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, il Giappone è riuscito a contenere la prima ondata di infezione arrivata dalla Cina grazie ad un'accurata implementazione delle misure contro i cluster. L'analisi indica che anche il virus proveniente dalla nave da crociera Diamond Princess, sulla quale si è verificato un focolaio che ha coinvolto più di 700 persone, è stato contenuto con successo in Giappone attraverso varie misure. Inoltre, per quanto riguarda la seconda ondata che è arrivata dall'Europa e dagli Stati Uniti, l'aumento dei casi sta raggiungendo il suo apice e ci si sta muovendo verso una fase di contenimento. Tutta la popolazione ha collaborato enormemente. E sta anche attraversando grandi difficoltà. Senza alcun dubbio gli sforzi fatti fino ad ora stanno facendo la differenza. Se tutti facciamo del nostro meglio per il futuro, supereremo sicuramente le attuali difficoltà. Chiedo la comprensione e la cooperazione di tutta la popolazione.
Grazie. Ho concluso.