Conferenza stampa del Primo Ministro ABE (17/04/2020)
2020/4/17
Intervento di apertura
Sono trascorsi dieci giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza. Durante questo periodo c'è stato chi ha aperto i negozi ogni mattina e ha disposto sugli scaffali beni alimentari e di prima necessità. C'è stato chi ha lavorato alle casse e chi alle spedizioni, giorno e notte, per non interrompere il flusso di merci. Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine a tutte quelle persone che hanno continuato le loro attività per proteggere la nostra vita quotidiana anche in una situazione di emergenza.
Nelle strutture assistenziali per anziani e negli asili nido in molti hanno continuato a svolgere le proprie mansioni nei confronti delle persone da assistere prestando scrupolosa attenzione alla prevenzione dei contagi. Non potremmo continuare a vivere normalmente senza che siano garantite infrastrutture sociali quali elettricità, gas, acqua, raccolta e incenerimento dei rifiuti, trasporti ferroviari. Senza coloro che lavorano giorno e notte affinché la quotidianità possa continuare, non potremmo vincere la battaglia a lungo termine contro questo virus. Vorrei rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti a tutte queste persone che ci stanno aiutando a condurre la battaglia contro un nemico terribile e invisibile.
Vorrei inoltre rinnovare la mia gratitudine ai cittadini che sono venuti incontro alla nostra richiesta di astenersi dall'uscire per ridurre i contatti interpersonali di almeno il 70% o, idealmente, dell'80%.
Anche le aziende hanno collaborato enormemente implementando, ad esempio, il telelavoro in linea di principio.
Ciononostante, il numero giornaliero di nuovi casi di infezione non è ancora diminuito. Oggi è stato registrato a Tokyo il superamento di 200 contagi, il dato più alto fino ad ora. La situazione è estremamente difficile.
Il numero di persone in circolazione nelle aree urbane durante i giorni feriali è diminuito del 60% nel quartiere di Shibuya, a Tokyo, e del 70% nel quartiere di Umeda, a Osaka, ma il target non è stato ancora raggiunto. Il numero di contagi giornalieri non potrà diminuire significativamente, a meno che non si riescano a ridurre i contatti del 70% come minimo, idealmente dell’80%.
A Tokyo il numero totale di contagi si avvicina già a 3.000. E anche nella prefettura di Osaka si registrano più di 1.000 casi. Ovunque continua l'impegno per far sì che i pazienti con sintomi lievi siano curati in alberghi o strutture simili, ma si levano grida di aiuto dai centri sanitari, che non riescono a soccorrere le vite che potrebbero essere salvate. Lo stress fisico e mentale del personale medico e infermieristico, che lavora sul campo a stretto contatto col rischio di contagio, sta arrivando al limite.
Rinnovo il mio appello a tutta la popolazione a non uscire di casa e ad evitare il più possibile i contatti con altre persone. Solo così sarà possibile difendere il personale medico e salvare molte vite, proteggendo di conseguenza voi e i vostri cari. Tutto dipende dal comportamento di ciascuno di noi.
Ieri abbiamo deciso di estendere a tutto il Giappone lo stato di emergenza inizialmente dichiarato in sette prefetture. La decisione è stata presa dalla task force governativa previa approvazione di tutti gli esperti del Comitato consultivo, a partire dal presidente, prof. OMI Shigeru.
Allo stato attuale sono stati confermati in tutte le regioni del Paese focolai di infezione, denominati cluster. Secondo gli esperti, l’allentamento da parte della gente degli sforzi per frenare i contagi durante le tre giornate di vacanze consecutive nel mese di marzo e gli spostamenti dalle aree urbane in provincia possono aver contribuito a una diffusione dell'infezione su scala nazionale.
Inoltre, nonostante la richiesta dei governatori di astenersi dalle attività lavorative, è stato segnalato nelle sette prefetture, fra cui Tokyo e Osaka, un movimento delle persone verso regioni esterne, definibile come un parziale esodo coronavirus. La Golden Week si avvicina ed è assolutamente imperativo evitare che flussi di persone si spostino dalle zone metropolitane, con un alto numero di contagi, in altre regioni, perché una tale evenienza causerebbe la situazione più temuta: una sicura diffusione dell’infezione in tempi molto brevi sull’intero territorio nazionale.
Come ho già detto durante la conferenza stampa della scorsa settimana, nelle province risiede un gran numero di anziani che presentano un’elevata possibilità di sviluppare la malattia in forma grave. Un aumento del rischio di contagio comporterebbe un pesante onere per le strutture sanitarie locali che, a sua volta, potrebbe avere un grave impatto sulla vita della popolazione e sull'economia nazionale.
Per impedire che ciò accada è necessario chiedere alle strutture turistiche di ogni regione di sospendere le attività prima del lungo periodo di vacanza. Quindi, per prevenire l’affluenza e gli spostamenti della gente, abbiamo deciso di estendere la dichiarazione dello stato di emergenza a tutto il Paese affinché ciascuna regione possa adottare le misure di emergenza necessarie.
A tal proposito, la durata dello stato di emergenza rimane invariata, e proseguirà fino al 6 maggio, ultimo giorno della Golden Week. Nei prossimi venti giorni tutto il Paese sarà unito nella lotta contro il virus. È mia intenzione lavorare di concerto con le prefetture per fare tutto ciò che è in nostro potere per proteggere la salute e la vita della popolazione.
Abbiamo esteso lo stato di emergenza all'intero territorio nazionale e chiediamo ora la collaborazione di tutti voi. Gli strascichi di questa malattia infettiva si protrarranno a lungo e l’intera popolazione versa in condizioni difficili. Si prevede una battaglia a lungo termine, durante la quale il senso di solidarietà tra i cittadini svolgerà un ruolo di cruciale importanza per vincere la lotta contro il virus.
Uniti ce la faremo. È con questo spirito che abbiamo deciso di erogare una somma di 100.000 yen ad ogni cittadino indiscriminatamente. Avevamo previsto di elargire 300.000 yen a famiglia solo ai nuclei familiari che versavano in condizioni difficili a causa di una significativa riduzione delle entrate, ma, dopo aver ascoltato la voce dei cittadini e dei partiti al governo e all'opposizione, abbiamo deciso di ampliare ulteriormente i soggetti a cui erogare i benefici.
A ciò si accompagna un aumento significativo dell'importo totale degli aiuti in denaro, che passerà da 6mila miliardi a più di 14mila miliardi di yen. Ci vorrà ancora una settimana circa, perché è necessario riformulare il bilancio suppletivo. Chiedo la collaborazione di tutti affinché la Dieta possa procedere rapidamente all’approvazione di queste misure.
Mi assumo la responsabilità della confusione sorta nel processo che ci ha portato fin qui e presento le mie più sincere scuse a tutta la popolazione.
In una situazione che muta drasticamente giorno dopo giorno, farò tutto ciò che è in mio potere per attribuire la massima priorità alla salute e al benessere dei cittadini e farò del mio meglio per prendere le decisioni migliori ascoltando le richieste del popolo. Sono fermamente deciso a continuare ad adempiere a questo dovere. Il governo si adopererà al meglio affinché il denaro sia consegnato a tutti nel più breve tempo possibile, collaborando con i governi locali e con le istituzioni coinvolte nella messa in atto di queste misure.
Ai tempi del fallimento di Lehman Brothers ci vollero ben tre mesi solo per inviare a tutti i cittadini le informazioni relative alla distribuzione dei benefici stabiliti. Stavolta attribuiamo la massima importanza alla tempestività e, al fine di evitare flussi importanti di persone che si mobilitano per presentare domanda, aumentando il rischio di contagio, intendiamo implementare una procedura di richiesta online o per posta piuttosto che attraverso gli uffici municipali.
Gli operatori di tutto il Paese che lavorano nel settore turistico, della ristorazione e dell'organizzazione di eventi versano in situazione critica a causa dell’estensione dello stato di emergenza. Erogheremo anche a loro somme in denaro contante in tempi brevi. C’è anche una mobilitazione a livello di governi locali per distribuire un fondo di sostegno individuale laddove sia stata richiesta una sospensione delle attività lavorative, ma in quanto governo intendiamo fornire un ampio sostegno non solo a chi ha risposto alla richiesta di sospensione delle attività, ma anche alle imprese di tutto il Paese che hanno visto calare le proprie vendite a causa di questa malattia infettiva.
In quanto governo nazionale erogheremo un benefit in denaro fino a due milioni di yen alle piccole e medie imprese e fino a un milione di yen ai lavoratori autonomi, ivi inclusi i freelance.
Credo inoltre che per molti si stia avvicinando il periodo del pagamento delle imposte, ma col differimento del versamento degli oneri fiscali e dei premi di assicurazione sociale, sarà possibile utilizzare il denaro che si renderà disponibile per garantire la continuità aziendale.
Il governo compirà ogni sforzo per offrire sostegno a chi sta davvero stringendo i denti e si impegna al meglio per andare avanti in questo periodo di crisi. I vostri sforzi non saranno mai vani. Superiamo tutti insieme quest'emergenza.
Sono davvero preoccupato per la situazione: si susseguono le segnalazioni di infezioni e di insorgenza di focolai all'interno delle strutture sanitarie. Tutti i medici, il personale infermieristico, gli operatori socio-sanitari, il personale ospedaliero, i tecnici di laboratorio e tutte le persone impiegate del settore della sanità pubblica anche in questo momento sono in prima linea nella battaglia contro il virus, in condizioni estreme ed esposti al rischio di contagio.
Collaboreremo con i governi locali per affrontare questo problema e forniremo alle strutture sanitarie, quanto più è possibile, tutti i dispositivi medici di protezione necessari a prevenire i contagi. Grazie alla totale collaborazione del settore industriale procureremo camici e mascherine altamente protettive. A partire da questa settimana è stato revocato, in anticipo rispetto alle previsioni, il divieto di diagnosi online, ivi compresa la prima visita. Incoraggio tutti, senza nessuna esclusione, a fare ricorso a questi strumenti a distanza per ridurre il rischio di contagio all'interno delle strutture ospedaliere. Con la collaborazione delle associazioni mediche locali sparse nel territorio, saranno istituiti centri di controllo presso cui saranno raccolti i campioni quando il medico di famiglia lo riterrà necessario. Tali campioni saranno poi inviati a laboratori privati di analisi, permettendo così di ridurre il carico delle strutture sanitarie pubbliche.
Per rispondere a questa difficile situazione, il governo ha ad oggi mobilitato complessivamente più di 13mila militari delle Forze di Autodifesa e ha offerto supporto ai governi locali nel trasferimento di malati non gravi in strutture di accoglienza. Lavoreremo per ridurre il carico che pesa sulle strutture sanitarie concentrando le risorse mediche sui pazienti più gravi.
Ci adopereremo inoltre per migliorare il trattamento del personale sanitario, ad esempio raddoppiando la retribuzione dei medici, degli infermieri e di tutte le persone impiegate nella sanità che stanno lavorando senza tregua per proteggere e salvare le vite dei pazienti gravi.
Vogliamo esprimere il più sincero rispetto e la più profonda gratitudine a tutti coloro che lavorano in prima linea affrontando con impegno questa terribile situazione. In ogni regione del Paese le persone dimostrano la propria gratitudine a tutto il personale medico, che si sta impegnando senza riserve per gestire la crisi, attraverso applausi o illuminazioni notturne. Vi ringrazio sentitamente per queste esternazioni.
Ma possiamo fare di più. Non si tratta solo di far fronte alla realtà attuale, ma piuttosto di cambiare il futuro. Ciascuno di noi può, evitando di uscire se non in caso di necessità o urgenza, contribuire oggi a ridurre drasticamente il numero di nuovi contagi che si verificheranno tra due settimane. Così alleggeriremo senza dubbio il carico che grava sulle strutture sanitarie. È proprio in questo momento che si decide la situazione che i centri ospedalieri dovranno gestire tra quattordici giorni. Il futuro dipenderà da quanto faremo ora. Vi prego di aiutare le strutture sanitarie riducendone il carico. Di usare tutta la vostra forza di volontà per cambiare il futuro. Chiedo la vostra collaborazione in questa situazione di emergenza.
Il mio intervento termina qui. Grazie.
Nelle strutture assistenziali per anziani e negli asili nido in molti hanno continuato a svolgere le proprie mansioni nei confronti delle persone da assistere prestando scrupolosa attenzione alla prevenzione dei contagi. Non potremmo continuare a vivere normalmente senza che siano garantite infrastrutture sociali quali elettricità, gas, acqua, raccolta e incenerimento dei rifiuti, trasporti ferroviari. Senza coloro che lavorano giorno e notte affinché la quotidianità possa continuare, non potremmo vincere la battaglia a lungo termine contro questo virus. Vorrei rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti a tutte queste persone che ci stanno aiutando a condurre la battaglia contro un nemico terribile e invisibile.
Vorrei inoltre rinnovare la mia gratitudine ai cittadini che sono venuti incontro alla nostra richiesta di astenersi dall'uscire per ridurre i contatti interpersonali di almeno il 70% o, idealmente, dell'80%.
Anche le aziende hanno collaborato enormemente implementando, ad esempio, il telelavoro in linea di principio.
Ciononostante, il numero giornaliero di nuovi casi di infezione non è ancora diminuito. Oggi è stato registrato a Tokyo il superamento di 200 contagi, il dato più alto fino ad ora. La situazione è estremamente difficile.
Il numero di persone in circolazione nelle aree urbane durante i giorni feriali è diminuito del 60% nel quartiere di Shibuya, a Tokyo, e del 70% nel quartiere di Umeda, a Osaka, ma il target non è stato ancora raggiunto. Il numero di contagi giornalieri non potrà diminuire significativamente, a meno che non si riescano a ridurre i contatti del 70% come minimo, idealmente dell’80%.
A Tokyo il numero totale di contagi si avvicina già a 3.000. E anche nella prefettura di Osaka si registrano più di 1.000 casi. Ovunque continua l'impegno per far sì che i pazienti con sintomi lievi siano curati in alberghi o strutture simili, ma si levano grida di aiuto dai centri sanitari, che non riescono a soccorrere le vite che potrebbero essere salvate. Lo stress fisico e mentale del personale medico e infermieristico, che lavora sul campo a stretto contatto col rischio di contagio, sta arrivando al limite.
Rinnovo il mio appello a tutta la popolazione a non uscire di casa e ad evitare il più possibile i contatti con altre persone. Solo così sarà possibile difendere il personale medico e salvare molte vite, proteggendo di conseguenza voi e i vostri cari. Tutto dipende dal comportamento di ciascuno di noi.
Ieri abbiamo deciso di estendere a tutto il Giappone lo stato di emergenza inizialmente dichiarato in sette prefetture. La decisione è stata presa dalla task force governativa previa approvazione di tutti gli esperti del Comitato consultivo, a partire dal presidente, prof. OMI Shigeru.
Allo stato attuale sono stati confermati in tutte le regioni del Paese focolai di infezione, denominati cluster. Secondo gli esperti, l’allentamento da parte della gente degli sforzi per frenare i contagi durante le tre giornate di vacanze consecutive nel mese di marzo e gli spostamenti dalle aree urbane in provincia possono aver contribuito a una diffusione dell'infezione su scala nazionale.
Inoltre, nonostante la richiesta dei governatori di astenersi dalle attività lavorative, è stato segnalato nelle sette prefetture, fra cui Tokyo e Osaka, un movimento delle persone verso regioni esterne, definibile come un parziale esodo coronavirus. La Golden Week si avvicina ed è assolutamente imperativo evitare che flussi di persone si spostino dalle zone metropolitane, con un alto numero di contagi, in altre regioni, perché una tale evenienza causerebbe la situazione più temuta: una sicura diffusione dell’infezione in tempi molto brevi sull’intero territorio nazionale.
Come ho già detto durante la conferenza stampa della scorsa settimana, nelle province risiede un gran numero di anziani che presentano un’elevata possibilità di sviluppare la malattia in forma grave. Un aumento del rischio di contagio comporterebbe un pesante onere per le strutture sanitarie locali che, a sua volta, potrebbe avere un grave impatto sulla vita della popolazione e sull'economia nazionale.
Per impedire che ciò accada è necessario chiedere alle strutture turistiche di ogni regione di sospendere le attività prima del lungo periodo di vacanza. Quindi, per prevenire l’affluenza e gli spostamenti della gente, abbiamo deciso di estendere la dichiarazione dello stato di emergenza a tutto il Paese affinché ciascuna regione possa adottare le misure di emergenza necessarie.
A tal proposito, la durata dello stato di emergenza rimane invariata, e proseguirà fino al 6 maggio, ultimo giorno della Golden Week. Nei prossimi venti giorni tutto il Paese sarà unito nella lotta contro il virus. È mia intenzione lavorare di concerto con le prefetture per fare tutto ciò che è in nostro potere per proteggere la salute e la vita della popolazione.
Abbiamo esteso lo stato di emergenza all'intero territorio nazionale e chiediamo ora la collaborazione di tutti voi. Gli strascichi di questa malattia infettiva si protrarranno a lungo e l’intera popolazione versa in condizioni difficili. Si prevede una battaglia a lungo termine, durante la quale il senso di solidarietà tra i cittadini svolgerà un ruolo di cruciale importanza per vincere la lotta contro il virus.
Uniti ce la faremo. È con questo spirito che abbiamo deciso di erogare una somma di 100.000 yen ad ogni cittadino indiscriminatamente. Avevamo previsto di elargire 300.000 yen a famiglia solo ai nuclei familiari che versavano in condizioni difficili a causa di una significativa riduzione delle entrate, ma, dopo aver ascoltato la voce dei cittadini e dei partiti al governo e all'opposizione, abbiamo deciso di ampliare ulteriormente i soggetti a cui erogare i benefici.
A ciò si accompagna un aumento significativo dell'importo totale degli aiuti in denaro, che passerà da 6mila miliardi a più di 14mila miliardi di yen. Ci vorrà ancora una settimana circa, perché è necessario riformulare il bilancio suppletivo. Chiedo la collaborazione di tutti affinché la Dieta possa procedere rapidamente all’approvazione di queste misure.
Mi assumo la responsabilità della confusione sorta nel processo che ci ha portato fin qui e presento le mie più sincere scuse a tutta la popolazione.
In una situazione che muta drasticamente giorno dopo giorno, farò tutto ciò che è in mio potere per attribuire la massima priorità alla salute e al benessere dei cittadini e farò del mio meglio per prendere le decisioni migliori ascoltando le richieste del popolo. Sono fermamente deciso a continuare ad adempiere a questo dovere. Il governo si adopererà al meglio affinché il denaro sia consegnato a tutti nel più breve tempo possibile, collaborando con i governi locali e con le istituzioni coinvolte nella messa in atto di queste misure.
Ai tempi del fallimento di Lehman Brothers ci vollero ben tre mesi solo per inviare a tutti i cittadini le informazioni relative alla distribuzione dei benefici stabiliti. Stavolta attribuiamo la massima importanza alla tempestività e, al fine di evitare flussi importanti di persone che si mobilitano per presentare domanda, aumentando il rischio di contagio, intendiamo implementare una procedura di richiesta online o per posta piuttosto che attraverso gli uffici municipali.
Gli operatori di tutto il Paese che lavorano nel settore turistico, della ristorazione e dell'organizzazione di eventi versano in situazione critica a causa dell’estensione dello stato di emergenza. Erogheremo anche a loro somme in denaro contante in tempi brevi. C’è anche una mobilitazione a livello di governi locali per distribuire un fondo di sostegno individuale laddove sia stata richiesta una sospensione delle attività lavorative, ma in quanto governo intendiamo fornire un ampio sostegno non solo a chi ha risposto alla richiesta di sospensione delle attività, ma anche alle imprese di tutto il Paese che hanno visto calare le proprie vendite a causa di questa malattia infettiva.
In quanto governo nazionale erogheremo un benefit in denaro fino a due milioni di yen alle piccole e medie imprese e fino a un milione di yen ai lavoratori autonomi, ivi inclusi i freelance.
Credo inoltre che per molti si stia avvicinando il periodo del pagamento delle imposte, ma col differimento del versamento degli oneri fiscali e dei premi di assicurazione sociale, sarà possibile utilizzare il denaro che si renderà disponibile per garantire la continuità aziendale.
Il governo compirà ogni sforzo per offrire sostegno a chi sta davvero stringendo i denti e si impegna al meglio per andare avanti in questo periodo di crisi. I vostri sforzi non saranno mai vani. Superiamo tutti insieme quest'emergenza.
Sono davvero preoccupato per la situazione: si susseguono le segnalazioni di infezioni e di insorgenza di focolai all'interno delle strutture sanitarie. Tutti i medici, il personale infermieristico, gli operatori socio-sanitari, il personale ospedaliero, i tecnici di laboratorio e tutte le persone impiegate del settore della sanità pubblica anche in questo momento sono in prima linea nella battaglia contro il virus, in condizioni estreme ed esposti al rischio di contagio.
Collaboreremo con i governi locali per affrontare questo problema e forniremo alle strutture sanitarie, quanto più è possibile, tutti i dispositivi medici di protezione necessari a prevenire i contagi. Grazie alla totale collaborazione del settore industriale procureremo camici e mascherine altamente protettive. A partire da questa settimana è stato revocato, in anticipo rispetto alle previsioni, il divieto di diagnosi online, ivi compresa la prima visita. Incoraggio tutti, senza nessuna esclusione, a fare ricorso a questi strumenti a distanza per ridurre il rischio di contagio all'interno delle strutture ospedaliere. Con la collaborazione delle associazioni mediche locali sparse nel territorio, saranno istituiti centri di controllo presso cui saranno raccolti i campioni quando il medico di famiglia lo riterrà necessario. Tali campioni saranno poi inviati a laboratori privati di analisi, permettendo così di ridurre il carico delle strutture sanitarie pubbliche.
Per rispondere a questa difficile situazione, il governo ha ad oggi mobilitato complessivamente più di 13mila militari delle Forze di Autodifesa e ha offerto supporto ai governi locali nel trasferimento di malati non gravi in strutture di accoglienza. Lavoreremo per ridurre il carico che pesa sulle strutture sanitarie concentrando le risorse mediche sui pazienti più gravi.
Ci adopereremo inoltre per migliorare il trattamento del personale sanitario, ad esempio raddoppiando la retribuzione dei medici, degli infermieri e di tutte le persone impiegate nella sanità che stanno lavorando senza tregua per proteggere e salvare le vite dei pazienti gravi.
Vogliamo esprimere il più sincero rispetto e la più profonda gratitudine a tutti coloro che lavorano in prima linea affrontando con impegno questa terribile situazione. In ogni regione del Paese le persone dimostrano la propria gratitudine a tutto il personale medico, che si sta impegnando senza riserve per gestire la crisi, attraverso applausi o illuminazioni notturne. Vi ringrazio sentitamente per queste esternazioni.
Ma possiamo fare di più. Non si tratta solo di far fronte alla realtà attuale, ma piuttosto di cambiare il futuro. Ciascuno di noi può, evitando di uscire se non in caso di necessità o urgenza, contribuire oggi a ridurre drasticamente il numero di nuovi contagi che si verificheranno tra due settimane. Così alleggeriremo senza dubbio il carico che grava sulle strutture sanitarie. È proprio in questo momento che si decide la situazione che i centri ospedalieri dovranno gestire tra quattordici giorni. Il futuro dipenderà da quanto faremo ora. Vi prego di aiutare le strutture sanitarie riducendone il carico. Di usare tutta la vostra forza di volontà per cambiare il futuro. Chiedo la vostra collaborazione in questa situazione di emergenza.
Il mio intervento termina qui. Grazie.