23a riunione della task force per il contrasto all’epidemia da nuovo Coronavirus (26/032020)

2020/3/26

Osservazioni preliminari del Primo Ministro del Giappone, Shinzo Abe

Oggi il Ministro della Salute, del Lavoro e del Welfare ha riferito sullo stato della malattia da nuovo Coronavirus indicando che il numero dei pazienti in Giappone è in aumento, soprattutto nelle aree urbane. Alla luce dell'aumento dei casi di contagio per i quali non è possibile individuarne l'origine, del rapido aumento del numero di contagi e di decessi in tutto il mondo e della segnalazione di molti casi di sospetta importazione dall'estero e previa consultazione del panel di esperti, ai sensi della legge sui provvedimenti eccezionali per contrastare il nuovo Coronavirus, il Ministro ha comunicato che esiste un elevato rischio di propagazione della malattia da nuovo Coronavirus. In risposta a tale dichiarazione, ai sensi dell'art. 15 della legge sui provvedimenti eccezionali, è stata istituita una task force governativa al fine di promuovere delle misure globali che incorporino quelle poste in essere fino ad ora. Con l'istituzione della task foce governativa, anche i governatori delle varie prefetture sono chiamati a costituire immediatamente una propria task force a livello prefettizio. D'ora in avanti lavoreremo ancora in più stretta collaborazione con le prefetture per porre in essere misure condivise.

Per superare questa situazione che si può ben definire un disastro nazionale, è necessaria una risposta unitaria da parte del governo nazionale, dei governi locali, degli operatori sanitari, degli attori economici e di tutti i cittadini per l'attuazione di ulteriori misure di contrasto alla malattia da nuovo Coronavirus. Chiedo ai ministri competenti di formulare velocemente delle politiche di base conformemente a quanto previsto dalla legge sui provvedimenti eccezionali, sotto la guida del Ministro Nishimura e del Ministro della Sanità, del Lavoro e del Welfare.

In risposta alla propagazione su scala mondiale della malattia da nuovo Coronavirus saranno inoltre inasprite le misure alle frontiere. In primo luogo, in linea con il recente innalzamento del fattore di rischio della malattia infettiva al livello di allerta 3, tutte le regioni dei 21 Paesi europei e dell’Iran saranno aggiunte alle zone dalle quali è vietato l'ingresso in Giappone, ai sensi della legge sull'immigrazione. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte di domani 27 marzo. Contemporaneamente, presso gli aeroporti, i cittadini giapponesi di rientro dalle zone dalle quali è negato l'ingresso in Giappone saranno sottoposti ai test PCR.

Si prevede che il numero di rimpatriati aumenterà d’ora in avanti. Chiedo pertanto agli ufficiali di quarantena e alle organizzazioni correlate di lavorare in stretta collaborazione per garantire le risorse umane necessarie.

Inoltre, poiché l'infezione si è propagata enormemente anche nel sud-est asiatico e altrove, e considerato che più casi di contagio sono stati identificati tra i visitatori provenienti da tali zone, si è deciso di potenziare le misure di quarantena anche nei confronti dei Paesi del sud-est asiatico, del medio oriente e del continente africano. I visitatori provenienti da questi Paesi dovranno attendere 14 giorni nel luogo designato dal dirigente addetto alle misure di quarantena e dovranno astenersi dall'utilizzo dei mezzi pubblici sul territorio nazionale. Contestualmente, al fine di garantire l'efficacia dei provvedimenti, sarà sospesa la validità dei visti emessi in tali Paesi e saranno progressivamente sospese le misure di esenzione dal visto. Da questo momento in poi andremo avanti con la procedura e con l'applicazione dei provvedimenti che, per il momento, saranno in vigore a partire dalla mezzanotte del 28 marzo fino alla fine del mese di aprile.

I provvedimenti decisi il 5 marzo nei confronti di Cina e Corea del sud, quali il potenziamento delle misure di quarantena e le restrizioni in materia di visto, saranno prorogati fino alla fine di aprile in considerazione della continua diffusione dell'infezione su scala mondiale e dell'ininterrotto emergere di casi di contagio in entrambi i Paesi.

Infine, considerata la difficoltà per i turisti giapponesi ad uscire dai paesi stranieri a causa del propagarsi dell'infezione a livello mondiale, della conseguente chiusura delle frontiere e delle misure di confinamento, ieri è stato dichiarato il livello 2 di allerta su scala mondiale. Chiedo a tutti cittadini di astenersi da viaggi all'estero inutili e non urgenti, indipendentemente dalla zona di destinazione.

Sotto la guida della task force si continueranno a compiere tutti gli sforzi necessari per impedire la propagazione dell'infezione avendo come priorità la protezione della vita e della salute della popolazione. Chiedo a tutti di continuare ad applicare i provvedimenti necessari.

(Fine)