Newsletter gemellaggi con il Giappone n. 6 (marzo - giugno 2024)

2024/7/19
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NEWSLETTER - GEMELLAGGI CON IL GIAPPONE N. 6
marzo - giugno 2024
 
 marzo 2024 - PUBBLICAZIONE DI "UN CHICCO D'ORZO:
KANRAMACHI E CERTALDO 40MO ANNIVERSARIO"
Quarant'anni di amicizia tra Kanramachi e Certaldo, racchiusi in una pubblicazione a cura della città giapponese che è stata data alle stampe nel marzo 2024, con gli interventi, in apertura, dell'Ambasciatore del Giappone in Italia, Suzuki Satoshi, dell'Ambasciatore d'Italia a Tokyo, Gianluigi Benedetti, del Sindaco di Kanra, Shigehara Shoichi, dell'allora Sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini, del Presidente dell'"Associazione per gli scambi internazionali di Kanramachi", Nagaoka Akihiro, del Presidente dell'Associazione per la Promozione degli Scambi Interculturali a Certaldo, Andrea Ridi, e dell'allora Consigliere Comunale con delega ai gemellaggi, Lido Orsi. Emblematico il titolo del volume "Un chicco d'orzo" che, simbolo del gemellaggio, ricorda la comune origine rurale delle due cittadine e, nello stesso tempo, come abbiano seminato "chicco dopo chicco" per raccogliere ora il fruttuoso raccolto delle loro fervide relazioni.
La pubblicazione, ricca di testimonianze fotografiche, presenta le due cittadine, ripercorre la storia del gemellaggio e le attività portate avanti negli anni, rievoca le celebrazioni del X, XX, XXV, XXX, e XXXV anniversario, tutti onorati con manifestazioni dedicate, riportando i documenti firmati in occasione di tali ricorrenze e i nominativi di tutti i componenti delle delegazioni che negli anni hanno animato il reciproco interscambio. Il gemellaggio ha puntato anche e soprattutto sulle nuove generazioni con l'invio, dal 1986, di ben 312 ragazzi e 18 delegazioni di giovani tra le due città.
Come affermato dall'Ambasciatore Suzuki nel suo messaggio introduttivo: "Così come da un chicco di grano nascono tante spighe, i semi gettati da Kanramachi e Certaldo quaranta anni orsono hanno germogliato rigogliosi. I forti legami coltivati tra le due città gemelle a livello di realtà locali vanno così a costituire le fondamenta delle relazioni bilaterali tra Giappone e Italia".    
 
4 marzo 2024 - SAKE CARAVAN A FIRENZE
 
La sera del 4 marzo, la campagna di promozione del sake giapponese, SAKE CARAVAN, nata su iniziativa dell'Ambasciatore Suzuki, è approdata a Firenze, città che si appresta a celebrare il prossimo anno il 60mo anniversario di gemellaggio con la città di Kyoto e che ha già al suo attivo 46 anni di relazioni con l'altra città gemella, Gifu. La campagna, che ha già visto collaborazioni con altre manifestazioni in varie località d'Italia, ha fatto tappa a Firenze per la seconda edizione dell'evento "SAKE CARAVAN", dopo la prima realizzata a Napoli nel giugno 2023. Nel presentare tutto il fascino del sake giapponese, tramite l’accostamento a specialità gastronomiche locali, si è voluto trasmettere come questa bevanda, simbolo della cultura giapponese, si possa gustare non solo in occasioni speciali ma anche nella vita quotidiana.
Grazie alla collaborazione della cantina Fukugen di Azumino (Prefettura di Nagano), la cui storia risale al 1758, sono state presentate tre varietà di sake. Dopo l’intervento di Hirabayashi Seiko, titolare della cantina che rappresenta la 18ma generazione dalla fondazione, ha tenuto una conferenza sul sake Marco Massarotto, designato “Sake Samurai” dalla Sezione Giovanile dell’Associazione dei Produttori Giapponesi di Sake e Shochū (JSS). Protagonisti della serata anche l’umeshū (a base di prugne) e lo yuzushū (a base dell’omonimo agrume giapponese), proposti sia per l’aperitivo che per un dopocena.
Nella seconda edizione di SAKE CARAVAN hanno riscosso grande apprezzamento tra i cittadini di Firenze l’abbinamento delle specialità locali messe in tavola da Palazzo Tornabuoni con il sake giapponese. Stiamo già preparando le prossime edizioni, puntando a far divenire il sake una presenza costante sulle tavole italiane. 
 
21 marzo 2024 - PRESENTAZIONE
DEL CAMMINO DI HASEKURA
Il 21 marzo a Roma, presso la Chiesa di Santa Maria dell'Orto in Trastevere, alla presenza di rappresentanti della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale e dei comuni laziali coinvolti, è stato presentato il "Cammino di Hasekura e dei Martiri Giapponesi", un percorso che, da Civitavecchia a Roma, ricalca le orme dell'Ambasceria guidata dal samurai Hasekura Tsunenaga che giunse in Europa nel 1615. Il cammino, ideato dall'Associazione Culturale "Variante Cimina della via Francigena", dal 23 marzo 2023 è stato inserito nel "Catalogo dei cammini religiosi italiani" del Ministero del Turismo italiano. Il percorso consta di circa 100 km suddivisi in più tappe. Partendo dalla statua di Hasekura, eretta nel Comune di Civitavecchia in ricordo del passaggio del samurai, e dai dipinti di Lucas Hasegawa nella Chiesa dei Martiri Giapponesi della cittadina laziale, giunge al Castello di Santa Severa, e nella vasta tenuta suburbicaria dell’Arcispedale del Santo Spirito in Saxia che ospitò il samurai e il suo seguito per una notte. Prosegue poi per Cerveteri (variante intitolata all'archeologo Mario Moretti), Ladispoli, e Palidoro, dove il corteo di Hasekura sostò per ristorarsi e verso Roma, fino al Vaticano. Il cammino si conclude al Quirinale, all'epoca residenza papale.
La cosiddetta "ambasceria verso l'Europa dell'era Keichō" (Keichō Ken-ō Shisetsudan), ambasceria ufficiale dal Giappone, partita nel 1613 dal porto di Tsuki-no-ura a Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, dopo aver fatto tappa in Messico e in Spagna, approdò infatti nel porto di Civitavecchia nel 1615.
Ė proprio in memoria di questo evento storico che sono stati siglati, e perdurano nel tempo, i protocolli di gemellaggio tra la città di Ishinomaki e il Comune di Civitavecchia (dal 1971), e tra la Prefettura di Miyagi e la Città Metropolitana di Roma Capitale (dal 2001, allora Provincia di Roma). Il percorso, dal valore storico, culturale, paesaggistico e religioso, diviene anche simbolo dell'unione tra Giappone, Italia e Vaticano e della lunga tradizione della nostra amicizia.    
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27 e 28 marzo 2024 - KAKI TREE PROJECT
CASSINO E NAGASAKI UNITE DA ALBERI
SOPRAVVISSUTI AI BOMBARDAMENTI

Il 27 marzo è giunta a Cassino una delegazione giapponese in rappresentanza del Kaki tree project, nell'ambito del quale, il successivo primo giugno, presso l'oasi naturalistica "Horti di Porta Paldi", alunni del locale Istituto San Benedetto hanno messo a dimora una pianta generata da una talea di un kaki sopravvissuto al bombardamento atomico del 1945 a Nagasaki. Il progetto, che fa del kaki un simbolo di pace e di vita, ha coinvolto, ad oggi, 30.000 bambini in tutto il mondo.
La delegazione giapponese è stata accolta con una cerimonia di benvenuto presso la Sala Restagno del Comune di Cassino, partecipando, il giorno successivo, a visite ufficiali al Museo Historiale e al Cimitero Inglese.
La presenza di questo speciale kaki a Cassino assume poi una particolare valenza: si affianca ad un altrettanto significativo simbolo di sopravvivenza, un platano che, piantumato in Largo Molise nel 1752 e iscritto nell'elenco nazionale degli alberi monumentali d'Italia, è riuscito a sopravvivere ai bombardamenti del 1944. 
Due città, Cassino e Nagasaki, distrutte dai bombardamenti e accomunate da un profondo desiderio di pace.

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13-29 aprile - DELEGAZIONE DELLE SCUOLE UMBRE
VISITA IL GIAPPONE  
Dal 13 al 29 aprile una delegazione di 6 rappresentanti di istituzioni scolastiche della Regione Umbria ha visitato il Giappone nell'ambito del programma europeo per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport "Erasmus Plus" per esperienze di job shadowing e visite tecniche presso scuole di pari grado, con cui stringere accordi per scambi di docenti e studenti. La delegazione era composta da cinque dirigenti e docenti presso Istituti Secondari Superiori di Foligno, Nocera Umbra e Cerreto di Spoleto, accompagnati da un rappresentante dell'Organizzazione EGInA che ha curato il progetto, e dal Professor Tojo Takeshi dell'Università per Stranieri di Perugia, ateneo con cui gli istituti scolastici rappresentati avevano già collaborato per offrire o progettare percorsi di avvicinamento alla lingua e alla cultura giapponese. Molti sono stati gli istituti scolastici giapponesi che hanno accolto la delegazione, tra cui la Scuola Superiore di Shibukawa, località con cui il Comune di Foligno è gemellato dal 2000, la Okayama Prefectural Maniwa High School. presso la quale due liceali umbri svolgeranno un soggiorno di studi nel settembre 2024, e due scuole superiori di Hiroshima. I membri della delegazione, nel corso del soggiorno, sono stati ricevuti da vari rappresentanti istituzionali quali la Vice Ministra dell'Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia (MEXT), Abe Toshiko, la delegazione della UE in Giappone, la Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Silvana De Maio e il Sindaco della città di Maniwa (Prefettura di Okayama).   
L'interscambio nell'ambito del sistema di istruzione secondaria giapponese e italiano ha permesso la reciproca esplorazione di metodi di formazione, materiale e strumenti didattici, gettando le basi per programmi di mobilità per studenti e docenti tra i due Paesi.    
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4 e 5 maggio 2024 - NAPOLI E KAGOSHIMA:
SEMINARI DI KENDO 
Il 4 e 5 maggio il Palasport Fuorigrotta ha ospitato una serie di appuntamenti dal titolo "Kendō Weekend e Amici", volti a far conoscere a Napoli il kendō, arte marziale giapponese della scherma. L'evento è stato organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Makoto Shin Kai, che, affiliata al Coni, prende il nome dal maestro Tajima Makoto, già istruttore capo (shihan) del Club di kendō dell’Università di Kagoshima Shigakukan e attuale Vicepresidente della Federazione di kendō della Prefettura di Kagoshima. 
L'interscambio nell'ambito di questa antica disciplina giapponese si inserisce dunque nelle relazioni di gemellaggio tra le città di Kagoshima e Napoli che, avviate nel 1960, sono in assoluto le più longeve tra realtà territoriali giapponesi e italiane. Tra gli obiettivi dell'iniziativa, infatti, vi è anche la revitalizzazione di questo gemellaggio attraverso la promozione della fondazione di un club interuniversitario di kendō che coinvolga atenei napoletani (Federico II, Vanvitelli, Orientale e Parthenope) e l’Università Shigakukan di Kagoshima.
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4 Giugno 2024 - Pescara PROIEZONE DEL DOCUMENTARIO "GIAPPONE ABRUZZO. LE CONNESSIONI NASCOSTE"
 
Il 4 giugno, al Cinema Sant’Andrea di Pescara, nell'ambito del "Pescarabruzzo Film Fest", è stata proiettata la prima del documentario realizzato dalla regista Alessia Ambrosini: "Giappone Abruzzo. Le connessioni nascoste", prodotto dalla Monti & Ambrosini e dalla Fondazione Pescara-Abruzzo.
Il documentario, dedicato alla fondatrice dell'Associazione "Giappone Abruzzo. Dal Fuji al Gran Sasso", Prof.ssa Marisa Di Russo (yamatologa, studiosa della storia dei rapporti tra Giappone e Italia, nonché pioniera dell’insegnamento della lingua italiana nel Paese), scomparsa nel 2022, svela le connessioni tra il Giappone e l'Abruzzo, mettendo in evidenza alcuni dei temi portati alla luce nella sua attività di studiosa, oltre ad iniziative scaturite dal lavoro dell'Associazione negli ultimi dieci anni.
In primo piano, le relazioni di gemellaggio tra le città di Minamishimabara (Prefettura di Nagasaki) e Chieti, sancite ufficialmente nel 2016, e gli interscambi, a partire dal 2015, tra la cittadina di Sukagawa (Prefettura di Fukushima) ed il Comune di Fara Filiorum Petri (Provincia di Chieti) che, nati dalla comune tradizione delle "feste del fuoco", si sono poi sviluppati anche attraverso scambi tra scuole e studenti delle due cittadine.
Centrale nel documentario è la figura del gesuita teatino Alessandro Valignano che, in qualità di visitatore generale delle missioni delle Indie Orientali, soggiornò per lunghi periodi in Giappone. Nel 1580 promosse la fondazione del primo seminario in Giappone, ad Arima, nell'attuale territorio di Minamishimabara e l'invio della prima ambasceria ufficiale dal Giappone verso l'Europa (1582-1590) composta da quattro giovani tra i 13 e i 14 anni che, facenti capo a famiglie di daimyō locali, frequentavano il seminario. La cosiddetta "ambasceria Tenshō", primo ponte ideale tra il Giappone e l'Europa, continua, a tutt'oggi, ad accendere l'immaginario collettivo, ispirando, oltre a rievocazioni storiche, romanzi, mangacosplayerboy band. Il documentario pone anche l'accento sui molti personaggi di origine abruzzese che hanno contribuito, nel corso dei secoli, alle relazioni tra il Giappone l'Abruzzo, e l'Italia in generale, quali, per citarne solo alcuni, Claudio Acquaviva, appartenente alla famiglia dei duchi di Atri (Provincia di Teramo), che nel 1581 divenne generale dei Gesuiti e quindi superiore di Valignano stesso e suo interlocutore per le questioni riguardanti il Giappone, il conte Raffaele Ulisse Barbolani, Ministro Plenipotenziario inviato nel 1877 a dirigere la legazione diplomatica a Tokyo, a poco più di 10 anni dall'instaurazione dei rapporti diplomatici tra i due Paesi o, ancora, Gabriele d'Annunzio che, tra i più tradotti scrittori italiani in Giappone, era legato da una profonda amicizia allo scrittore e poeta Shimoi Harukichi, e Francesco Paolo Tosti, musicista abruzzese dello stesso periodo, molto amato in Giappone.
Guarda il backstage
Il documentario vede la luce l'anno successivo alla pubblicazione in giapponese e italiano del volume, "Alessandro Valignano (Chieti 1539-Macao 1606). L’Europa incontra il Giappone". L'opera, ideata dalla compianta Prof.ssa Di Russo, vede la collaborazione, del Comune di Minamishimabara, del Centro Internazionale Alessandro Valignano e dell’Università G. D’Annunzio di Chieti. Ricca di immagini, nella sua versione giapponese è stata pubblicata nel marzo 2023 dalla casa editrice Bunkensha di Nagasaki, con il sostegno del Comune di Minamishimabara. Il volume italiano, invece, finanziato dall’Università G. d’Annunzio e dal Comune di Chieti e dall'Associazione Giappone Abruzzo, è sato stampato dalla casa editrice Mario Ianieri di Pescara nell'ottobre 2023. Il 10 maggio 2023 sono sate presentate a Chieti l’edizione giapponese e l’anteprima di quella italiana alla presenza dei Sindaci di Minamishimabara e Chieti. Un'altra testimonianza tangibile, dunque, dei fervidi rapporti tra l'Abruzzo e il Sol Levante.  
 
 
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